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No, non ci sono buone notizie per chi vuole affittare casa a Milano (anzi)

Settembre riparte senza grandi novità: Milano è ancora la città più cara d'Italia quando si parla di affitti. Crescono i canoni, diminuiscono le case a disposizione.

A settembre si ricomincia sempre con un vento nuovo, ma solo se non si parla di mercato immobiliare a Milano. In questo caso, il vento è sempre lo stesso. Peggiore, se possibile. L’unica cosa positiva di queste ultime rilevazioni, giusto per vedere il bicchiere mezzo pieno, è che prima o poi l’andazzo dovrà placarsi e asap si comincerà a ragionare di nuovo. Già perché gli ultimi dati resi noti da idealista.it ci dicono che a Milano affittare casa è ancora uno sbatti notevole. Primo, ci sono meno case. Alla fine del primo semestre di quest’anno, infatti, le abitazioni sul mercato erano il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’offerta di case è minore di quella che si registra in altri grandi capoluoghi, come Roma (-46%), Napoli e Firenze (-48%). Tra i vari motivi che giustificano questo calo, l’aumento di proprietari che convertono le loro case in destinazioni per affitti brevi. Tipo Airbnb, no? Una bella grana per il Mayor Sala, che sta provando – per ora senza risultati – a cambiare le carte in tavola. Secondo motivo, il cash. Le poche case rimaste costano un fottìo visto che gli affitti sono aumentati del 10% rispetto a luglio 2022. Piccola nota positiva: alla fine del primo semestre di quest’anno la crescita è rallentata. Meglio di un calcio negli stinchi, dai.

Certo, fa un po’ impressione scoprire che ad oggi i canoni del capoluogo lombardo sono cresciuti il doppio rispetto a quelli di Roma (+5%), come rilevato da uno studio dell’osservatorio di Immobiliare.it. Ma andiamo nel dettaglio dai, giusto per farci del male. I prezzi di vendita nella City hanno toccato la media di 5.270 euro al metro quadro, in rialzo dello 0,3% rispetto all’ultimo mese, mentre a Roma siamo sui 3.336 euro al metro quadro. Basta per pensare di trasferirsi nella Capitale? Naaa, però che palle. Ecco spiegato perché Milano resta saldamente in pole position tra le città più care per gli studenti fuori sede, nonostante o proprio perché sia la più ambita. Che la si ami o la si odi, Milano continua a essere molto gettonata, e a dircelo è un aumento della domanda del 15%. 

Tanto per capirci: per affittare una stanza singola, il costo medio mensile è di 626 euro, se invece ci si accontenta del posto letto in camere doppie siamo sui 348 euro. Sempre in prima posizione rispetto alle altre città d’Italia. Per quanto riguarda i quartieri in crescita, il più costoso è ovviamente il centrocentro, dove la media degli affitti supera i 30 euro al metro quadro; la zona più fattibile è Bisceglie, Baggio, Olmi, con una media di affitto di 15,9 euro al metro quadro, ma è anche quella che registra la maggiore crescita: +21,3 per cento. Non si può mai stare tranquilli. Tira di brutto anche Cimiano, Crescenzago, Adriano con un incremento del 21%. Per quanto riguarda le case in vendita, invece, tutti presi bene con Corvetto-Rogoredo, dove si segnala un significativo +10,7% in un anno. Curiosità: Forlanini, zona in cui gli affitti partono da 17 euro metro al quadrato, è l’unica a registrare un calo (-3,3% in un anno) e questo nonostante l’apertura della linea 4 della metropolitana. Probabilmente chi ha una casa in zona da affittare ora preferisce puntare sugli affitti brevi. Sala non ne sarà contento.

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