Siamo ormai entrati definitivamente nella stagione delle gite fuori porta. Il tempo è caldo ma non caldissimo, il foliage è una meraviglia, l'umore post ritorno al lavoro obbliga a distrarsi. E poi oh, ogni due per tre spuntano sagre, fiere, feste di paese... vuoi non organizzartela una gitarella? Solo che poi vi conosciamo, vi parte lo sbatti. E ma dove vado, ma dove mangiamo, ma cosa visitiamo... e alla fine l'indecisione vi blocca a casa, tra lavatrici da fare e banalissimi gelatini sotto casa. Voi volete la pappa pronta, vero o no? E allora ci pensiamo noi a servirvela, con un bell'approfondimento su una delle zone più amate dai milanesi: l'Oltrepò Pavese.
L'Oltrepò non è mica solo Pavese eh, c'è anche il Mantovano, ma ne parleremo un'altra volta altrimenti facciamo notte. Il Pavese è il più noto e probabilmente il più bazzicato da chi abita nella City. In questo caso - Wikipedia insegna - ci troviamo a sud del Po, in provincia di Pavia. Il centro principale dell'Oltrepò Pavese è Voghera, che già da sola vale una gita. Intanto c'è il Duomo, alias Collegiata S. Lorenzo Martire, costruito nel 1605. E poi c'è pure il Castello Visconteo, progettato nel 1335. Qui una tappa tassativa è la camera obscura, inaugurata nel 2019 e unica in Italia, che praticamente simula l'interno di una macchina fotografica o di un occhio umano: tutta buia ad eccezione del foro stenopeico, che permette di proiettare il panorama sulla parete di fondo e le immagini sono capovolte. Figata. Se siete secchioni, qui non mancano il Museo Storico e il Museo di Scienze Naturali. Se siete in giro con i nani e volete farli molto, molto felici, sappiate che in zona c'è anche Cowboyland, un parco di divertimento a tema western improntato sulla vita dei cowboy e sul Far West. Un'alternativa più easy e vicina a Gardaland, ci sta. Ma dove mangiare a Voghera e dintorni?
Ad un quarto d'ora di distanza c'è la Trattoria Quaglini, un posticino super cute con una bella terrazzina pennellata per i pranzi più soleggiati. Il menù fisso è un tripudio di tradizione dell'Oltrepò. Volete gli Agnolotti allo stufato di manzo? O magari un Risotto ai porcini? Ci aggiungiamo una Degustazione di chiocciole di Cherasco alla bobbiese, che dite? Soddisfazione garantita, ma il caffettino finale per riprendersi è d'obbligo. A una ventina di minuti da Voghera, per la precisione a Isola Sant’Antonio (Frazione Capraglia), proprio nelle vicinanze del Po, c'è invece il ristorante Da Manuela. Vi diciamo solo che è segnalato anche dalla Guida Michelin, quindi garanzia. Il menù è ampio e regala gioie, tutte prese dal territorio: risotti, lumache, rane, pesci d’acqua dolce e altre belle cose. Carinissimo l'esterno, con qualche giochino per bambini che è sempre molto apprezzato. In zona merita anche Cascina Casareggio, Località Casereggio (ovvio) con un menù fisso ad ispirazione stagionale che permette di gustare le specialità della casa. Plus: validissime alternative vegetariane e vegane, per non discriminare.
Ma l'Oltrepò Pavese è pieno così di roba da vedere. Potete - ad esempio - andare dritti al borgo di Zavattarello e soprattutto al suo Castello, meglio noto come Castello dal Verme, uno dei simboli della zona. Raga, ma la bellezza? Il castello - le cui prime tracce pare risalgano al VII secolo, è dotato di scuderie, una quarantina di stanze e una cappella. E poi ci sono la torre e la terrazza che offrono una panorama spettacolo. La fortezza si può percorrere con visite guidate, basta andare sul sito e prenotare. Easy. Fate sempre un check su sito e pagine social perché qui si organizzano anche un bel po' di eventi, tra concerti, fiere conferenze e spettacoli.
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Tra i gioielli dell'Oltrepò Pavese c'è poi Varzi, paese al centro della Valle Stàffora, nel cuore di questa zona al sud del Po. Il borgo medievale è caratterizzato dal tipico impianto urbanistico del tempo, con due antiche porte d'ingresso e altrettante torri. Se vi piace dare un'occhiata alle chiese, qui ne troverete a pioggia: segnaliamo la Chiesa dei Cappuccini, la Chiesa dei Rossi, la chiesa dell’Oratorio dei Bianchi e la Chiesa di San Germano. Molto fighi i portici del centro storico, super raccomandati se volete immortalare la vostra gita su IG. E se ancora non siete saturi di castelli, fatevi anche quello di Malaspina, che è l'attrattiva più nota di Varzi. Mistery fact: la Torre Malaspina (annessa al Castello) fu utilizzata come prigione durante l'Inquisizione. Al suo interno furono rinchiusi e uccisi uomini e donne accusati di stregoneria, per questo è tristemente nota anche come Torre delle Streghe.
Oh, se invece avete voglia di camminare, a Varzi si parte belli comodi per il percorso naturalistico che conduce alla Casa del Partigiano. Breve, super interessante e facile, quindi adatto a tutti. Si arriva - ovviamente - alla Casa del Partigiano, piazzata nel punto più alto del promontorio. Qui - pensate - il partigiano Primula Rossa assunse il comando per la liberazione di Varzi. Se poi a una certa vi viene fame, straconsigliato è l'Agriturismo Ra Cànva Da Berto (su Tripadvisor è al primo posto tra i ristoranti della zona, quindi). Altro place to be dell'Oltrepò Pavese è il Planetario e osservatorio astronomico di Ca’ del Monte; nella cupola centrale trovano spazio 36 postazioni belle comode per ammirare i pianeti e la loro storia grazie ad un innovativo sistema di proiezione digitale. Top anche l'anfiteatro, dove vengono organizzati eventi, spettacoli teatrali, concerti, degustazioni di vino, varie ed eventuali.
Se avete il trip dei borghi, non potete perdervi Fortunago, che insieme a Zavatterello è stato insignito della skills Borghi più belli d'Italia. Il top di questo paesino medievale si trova nel punto più alto del colle, dove si c'è anche la carinissima Chiesa di San Giorgio. Il piatto tipico sono i Malfatti, primo a base di spinaci, ricotta, burro e parmigiano. La dritta - se cercate un agriturismo lì vicino - è sicuramente Il Melo Rosso. Il menù, as usual, è fisso, e la cucina è di tipo casalingo e unisce piatti tradizionali della family e piatti tipici del territorio. Poi è super carino, non per niente è una classica location da matrimoni.
Tanti borghi, tanti castelli, ma anche tanta natura. LOltrepò Pavese offre ai camminatori la Riserva Naturale Monte Alpe, nell'alta valle Stàffora, a ridosso del monte Pernice. La passeggiatina in questo periodo è una figata, anche perché qui ci sono 300 ettari di castagneti (top per la raccolta) ma anche prati e boschi di pino nero, pino silvestre e larice. Due dritte adatte a tutti: il Sentiero della Faina, ad anello breve (1,5 km) e il Sentiero di Costa Alpe (8 km). Ci sta benissimo un pic-nic, quindi cestino alla mano e direzione Fontana Forni, dove troverete un'area di sosta attrezzata con panche e tavoli, griglia, acqua e ampio spazio verde.
Chiudiamo il listone dedicato all'Oltrepo Pavese con qualche consiglio per le degustazioni. Eh sì perché in questo territorio collinare nascono alcuni famosi vini DOC come Barbera, Bonarda, Pinot, Sangue di Giuda, Riesling, Moscato… e allora, non te lo fai un goccetto? In Località Casa Peroni segnaliamo Lefiole - Azienda Agricola Piaggi Enzo, dove è possibile farsi una passeggiata in vigna alla scoperta dei differenti vitigni, con degustazioni e assaggini di formaggio e salame locali che ci stanno sempre bene. Merita anche Bosco Longhino, azienda vitivinicola a Santa Maria della Versa che - su prenotazione - vi farà girare tra i vigneti, scoprire le le fasi della vinificazione, imbottigliamento e invecchiamento, e poi degustare in enoteca, assaggiando le prelibatezze del territorio.
Allora, che si fa 'sto weekend?
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