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Lifestyle
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Posto fisso? Ma quando mai! Una volta forse sì, i nostri nonni e i nostri genitori lo ambivano (e spesso lo ottenevano senza particolari sbatti); per noi invece è diventato talmente un'utopia che alla fine ci siamo anche un po' rotti il caz*o. Poi mettici la pandemia, mettici il ribaltamento delle priorità, e alla fine è venuto fuori che comunque il posto fisso ha tanti pro ma pure un botto di contro. E quindi si è fatta di necessità virtù: ci siamo messi in proprio, abbiamo aperto la partita iva e ci siamo buttati nell'ignoto, talvolta con risultati eccezionali, talvolta rosicchiando il rosicchiabile. Il risultato comunque è questo: stanno aumentando le persone che scelgono la strada dell'autonomia lavorativa. I freelance, insomma.

Nel 2022, secondo i dati di Statista, i freelance in Europa erano più di 27 milioni, una leggera crescita dell'1,6% rispetto all'anno precedente, con una netta prevalenza di uomini (18,5 milioni rispetto ai 9 milioni di donne). E dove si trovano 'sti freelance? Torniamo all'intro: soprattutto in Italia. A guidare l'esercito di lavoratori autonomi europei, infatti, è proprio il Belpaese, che ne conta quasi quattro milioni e mezzo (4,3). Solo il Regno Unito regge i numeri italiani, alla corte di re Carlo sono infatti poco più di 4 milioni. Principianti, invece, la Francia (3,3 milioni) e la Germania (3,1). La ricerca, però, mostra che alcuni di questi professionisti rischiano di trovarsi in un limbo lavorativo: "Sempre più persone abbracciano professioni intellettuali non regolamentate da albi, ordini o collegi professionali. Si tratta di attività dove spesso la creatività e l'innovazione giocano un ruolo chiave. Questi professionisti necessitano sia di tutela legislativa sia di averea disposizione un network che li supporti e che permetta di condividere esperienze, scambiare idee estabilire collaborazioni proficue" ha commentato Luciana Barone, presidente di Formazione24H.

Al di là della precarietà, che in molti casi costringe a trovare alternative alla mancanza di un contrattino a tempo indeterminato, la strada dell'autonomia lavorativa sembra comunque regalare gioie. Un recente sondaggio di PewResearch Center realizzato negli Stati Uniti, dove i cosiddetti self-employed sono circa 15 milioni, evidenzia un maggior appagamento nei liberi professionisti rispetto ai lavoratori dipendenti. Oh, vi abbiamo raccontato la storia di Antonio Iannone, l'avete letta? In caso contrario recuperatela, perché è molto rappresentativa di questa fetta di lavoratori che preferiscono una libera instabilità ad una programmata sicurezza. Il 62% dei lavoratori autonomi, infatti, ha dichiarato di essere estremamente o molto soddisfatto del proprio lavoro, rispetto al 51% dei lavoratori dipendenti, i quali sono anche più propensi a definire il loro lavoro stressante e opprimente.

Grande divario anche se si parla di gratificazione: il 48% dei freelance afferma che il proprio contributo sul lavoro è molto apprezzato, rispetto al 25% di coloro che non sono autonomi. E se la cosiddetta Gig Economy basata sul lavoro a chiamata si appresta a chiudere l'anno, sempre secondo Statista, con 455 miliardi di dollari di ricavi (dato più che raddoppiato rispetto ai 204 miliardi del 2018), nascono ed emergono nuove professioni destinate ad essere protagoniste nel 2024. Vediamo quali, che magari vi danno lo sprint per lo switch. 

Social seller: ormai must have nel mondo delle vendite moderne, visto che consente di stabilire connessioni autentiche con i potenziali clienti attraverso i social media e di sviluppare relazioni di fiducia che alla fine si traducono in vendite. Un social seller deve comprendere i social media, creare contenuti di qualità, identificare potenziali clienti e costruire relazioni professionali.

Influencer: dai, lo sappiamo. Può anche starvi sulle balle, ma l'influencer in futuro sarà sempre più presente, e anche più strutturato visto che questa professione comincia (e finalmente) a richiedere competenze da mantenere sempre aggiornate. Un influencer deve ovviamente saper offrire contenuti di qualità al suo pubblico, ma anche conoscere le strategie di marketing e di analisi dati.

Mediatore familiare: la mediazione familiare è un procedimento attraverso il quale i coniugi che intendono porre fine agli effetti civili del matrimonio possono raggiungere un accordo, o una serie di accordi, riguardo ai vari aspetti conseguenti alla separazione, come l’affidamento dei figli, il mantenimento o l’assegnazione della casa familiare.

Disability manager: il mondo del lavoro deve puntare sempre più all’inclusione e in quest'ottica risulta fondamentale la figura del disability manager, che si impegna attivamente a rimuovere le barriere e a creare un ambiente che favorisca la partecipazione piena e l'uguaglianza per tutti. È importante conoscere leggi e normative nazionali e internazionali che proteggono i diritti delle persone con disabilità, ma pure possedere empatia e comprensione.

Digital marketing specialist: si tratta di un professionista altamente specializzato nel campo del marketing digitale. Questa figura ha una vasta gamma di competenze che gli consentono di pianificare, implementare e gestire strategie di marketing online efficaci per promuovere prodotti, servizi o marchi.

Coach: un coach eccellente dimostra empatia e pratica l'ascolto attivo, creando un ambiente in cui i clienti si sentono compresi e supportati. Possiede abilità comunicative avanzate per trasmettere concetti complessi in modo chiaro e aiuta a definire obiettivi chiari e sviluppare piani d’azione realistici per raggiungerli.

Insegnista: dare vita a messaggi visivi unici attraverso insegne (luminose e non) sia esterne che interne. Questo è il compito dell'insegnista. Lo sapevate? Ebbene sì, parliamo di un professionista capace di esprimere la propria passione per il design visivo, attirando l'attenzione e comunicando messaggi efficaci per aziende e attività commerciali.

HSE advisor: per le aziende la sicurezza dei propri lavoratori deve essere una priorità. Per centrare quest'obiettivo è necessario affidarsi a un esperto HSE advisor in grado di garantire la sicurezza e la protezione dei lavoratori in diversi ambienti. Le responsabilità non mancano: dall’analisi dei rischi alla progettazione del piano di formazione. La sua missione è fornire competenze e conoscenze che possano fare la differenza nella salvaguardia della salute e dell’incolumità dei lavoratori.

Traduttore dei segni: una figura richiesta in ambiti scolastici, giuridici, sanitari e altro ancora. L'interprete e traduttore della lingua dei segni è in grado di fornire servizi di alta qualità in molteplici ambiti passando dall'attività di traduzione in convegni e conferenze al lavoro di interprete per cinema, teatro, home video e testi vari.

AI expert: l'intelligenza artificiale fa sempre più parte del quotidiano e cresce la richiesta di esperti del settore. Sono richieste competenze in diverse aree che vanno dallo sviluppo di algoritmi, all'analisi di dati, alla consulenza.

Che dite, il futuro è segnato?

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