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Nuova ansia sbloccata: la Gen Z soffre la “menù anxiety” quando deve scegliere al ristorante

Una ricerca britannica ci dice che molti giovani vanno in sbatti quando devono scegliere il piatto da ordinare al ristorante. Colpa dei prezzi, ma non solo.

Che sbatti, una volta che pensi di aver scoperto tutte le ansie del mondo ne salta fuori subito
un’altra. Eh sì, perché i britannici, privi da troppi mesi di scandali a corte, hanno pensato bene di gridare al mondo che, hey, c’è anche la menù anxiety. E secondo voi, chi ne soffre? La Generazione Z, cioè i nati fra la fine degli anni ’90 e il 2010.

A detta di uno studio, voluto dalla catena di ristoranti britannica Prezzo, l’86% della Gen Z prova ansia da menù, una sensazione di stress e disagio di fronte alle tante scelte culinarie di un ristorante. I ricercatori hanno chiesto a più di 2mila persone quanto si sentissero a proprio agio quando mangiavano fuori e, surprise! Il 34% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha ammesso di chiedere ad altre persone al tavolo di parlare con i camerieri al posto loro perché troppo nervosi per farlo. Raga, ma davvero?!

Alcuni si sono spinti addirittura all’estremo: quasi il 40% dei clienti della Gen Z ha dichiarato che non andrebbe a cena fuori se non potesse consultare prima il menù. “Sebbene la maggior parte delle persone non veda l’ora di cenare fuori, soprattutto durante le festività natalizie, sappiamo che per alcuni può essere stressante” ha dichiarato Dean Challenger, CEO di Prezzo, al New York Post. Ma cos’è che mette addosso ai ragazzi tutta quest’ansia? Allora, sembra che la menata maggiore derivi dal costo sempre più esorbitante di un pasto fuori casa (eh lo dici a noi milanesi?!), insieme alla preoccupazione di non riuscire a trovare qualcosa di proprio gradimento, e all’ansia di pentirsi di ciò che si ha ordinato.

A parziale difesa dei più giovani arriva Gabriel Rubin, professore alla Montclair State University, che ha recentemente pubblicato uno studio secondo cui la Gen Z ha più paura del mondo rispetto alle generazioni precedenti. “Sono nativi digitali ma, tra il COVID e altri fattori, hanno perso importanti abilità relazionali”, ha detto Rubin al Post. “Poiché molti ragazzi della Gen Z sono ansiosi e hanno difficoltà negli spazi sociali non digitali, anche attività semplici come ordinare il cibo possono a volte diventare stressanti”.

Nuova paura sbloccata o siete troppo boomer per questa?

Autrice: Monica Falcinella

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