Ma guarda che straduccia, la chiesetta di mattoni rossi, la piazza tonda con i bambini che giocano, sembra quasi di stare a… Milano. A volte succede, giri un angolo e all’improvviso sei catapultato in un’altra città, case basse, portoni in legno, qualche negozio ancora con la sua bella insegna anni Sessanta. Ogni quartiere di Milano, chi più chi meno, ha il suo quadrilatero di nostalgia, quel fazzoletto di strade dove sembra che il tempo si sia fermato. A Lambrate, la stradina che permette di viaggiare per un attimo nel tempo, è via Conte Rosso. Appena ci metti piede ti senti già più tranquillo, il passo della camminata si fa più lento e i pensieri di conseguenza più rilassati. Molto probabilmente è per questa ragione che Albertone, la fraschetta romana di Lambrate, ha scelto come sede la via dedicata ad Amedeo VII di Savoia detto il Conte Rosso, cuore del vecchio borgo di Lambrate annesso a Milano nel 1923. Infatti lo spirito dell’osteria è in perfetta armonia con quello del luogo che la ospita, lo si capisce subito leggendo la presentazione che Albertone fa di sé nel sito.
Cominciamo da qui la nostra personalissima guida ai locali top di Lambrate, quelli che se ci vai anche all'ultimo, sicuro non toppi.
Albertone Fraschetta Romana
Dove: Via Conte Rosso 2
"Albertone nasce per far rivivere l’accoglienza e l’ospitalità di una volta", è questo il biglietto da visita dell’osteria specializzata nel rendere stupefacenti i piatti semplici della cucina romanesca. Qui la cucina è come quella della bisnonna, dove la sostanza conta più dell’apparenza, lo provano i diversi tipi di porpette rigorosamente con la "r" da accompagnare con i carciofi alla Giuda. E poi un vino capace di farvi perdonare pure l’ex, il capo e Roberto Baggio per il rigore sbagliato contro il Brasile ai Mondiali Usa del '94. Insomma un salto in bocca nel tempo.
Fujita
Dove: Via Ronchi 39
A metà strada tra le fermate della metro di Lambrate e Udine c’è un piccolo angolo di Giappone. E grazieal... direte, il sushi ormai è un piatto tipico milanese, che ci importa? Ve lo dico io, nel piccolo ristorante nipponico a gestione famigliare uno dei piatti forti è l’hamburger in stile giapponese, quello finemente fritto in superficie e servito con la speciale salsa della casa. E non c’è bisogno di essere vegetariani convinti per apprezzare i piatti del giorno a base di verdure, funghi e germogli. E il sushi? Non manca tranquilli, dopotutto siamo sempre a Milano.
Norah Was Drunk
Dove: Via Porpora 169
Il detective protagonista di un raffinato romanzo noir ambientato nella Milano contemporanea, me lo immagino seduto nell’atmosfera moderna e allo stesso tempo decadente di Norah Was Drunk. Qui il padrone di casa è l’assenzio, siamo infatti in uno di quei cocktail bar laboratorio, dove ogni miscelato è un’opera d’ingegno. L’assenzio a stomaco vuoto però… ma niente fornelli: formaggi di piccoli caseifici lombardi, salumi spagnoli e umbri, ma soprattutto ostriche francesi e canned fish ovvero pesce in scatola. Avete letto bene, Norah Was Drunk ha puntato a una selezione d’eccellenza nel campo del pesce in conserva, ma non quello che trovi sugli scaffali tanto facilmente: come il baccalà arrosto e il pesce spada nero. Servito con le pagnottelle de Le Polveri (micro panificio a Milano) e salse da leccarsi i baffi. Perché oltre che dai cocktail raffinati e dalla location sensuale, la trasgressione passa anche dalla scarpetta.
Clandestino Non Esiste
Dove: Via Conte Rosso 18
E a proposito di scarpette di pane è arrivato il momento di parlare di Clandestino Non Esiste, la bakery artigianale che ha aperto i forni a gennaio 2024 in via Conte Rosso. Voi lo sapete e lo sanno anche le due fondatrici: questa via è speciale, per questo le due giovani panificatrici hanno rilevato uno storico ferramenta del quartiere e realizzato un panificio con l’obiettivo di valorizzare il legame con la comunità e contribuire alla magia di questo francobollo di vie. Lo spazio è piccolo e un murales adorna la parete. Qui si trovano specialità da forno, dal pane alle focacce, passando per croissant e pasticceria di tutti i colori e dimensioni, le farine antiche e integrali sono di casa, e anche le sperimentazioni come per il pane con patate fermentate. Il posto giusto per cenare con la colazione, o dove prendere pane e focacce per un picnic al parco Lambro.
Pizzeria Trattoria Anthony
Dove: Via Pacini 67
È arrivato il momento di parlare di pizza. Se vi piacciono i locali piccoli ma accoglienti, a conduzione famigliare e spartani al punto giusto, con Pizzeria Trattoria Anthony andate sul sicuro. Qui il piatto italiano più famoso al mondo è presente in tutte le salse e le forme: al trancio, bassa, con cornicione ripieno e pure fritta. E poi calzoni e bocconcini di pizza ripieni. Questo è il posto giusto se volete provare qualcosa di diverso dalle solite Quattro Stagioni, ecco un suggerimento: pizza con mozzarella fior di latte, pomodori pachino di San Marzano, fior di ricotta, acciughe del mar cantabrico e melanzana fritta mantecata con mentuccia.
Harp Pub Guinness
Dove: Piazza Leonardo da Vinci 10
A Milano ci sono pub storici che non conosce (quasi) nessuno: uno di questi è l’Harp da 50 anni davanti a pizza Leonardo da Vinci, abbastanza lontano dall’entrata del “poli” per rimanere nascosto ai più, in un angolino defilato dove non passa nessuno. Da fuori non dice nulla, dentro è il regno delle bevute di classe, mobili in legno, centinaia di bicchieri appesi di tutte le forme. Ok, ma che si mangia? Qui, non scherzo, si mangiano le migliori piadine di tutta la città. Se hai studiato al politecnico non puoi non ricordati due cose dei tempi dell’università, i pomeriggi passati sull’erba e la salsa boscaiola delle piadine dell’Harp (foto in cover).
Joybar Milano
Dove: Via Valvassori Peroni 56
Immagina di essere a Lambrate, da solo o da sola: hai mandato un messaggio alla tua crush ma non ti ha ancora risposto, dove andare ad aspettarla? La riposta è al Joybar, il bistrot che si trova all’interno del complesso della biblioteca comunale Valvassori Peroni. Qui stare da soli al tavolo non è un problema tra studenti che hanno finito la giornata di studio, freelance con il computer ancora accesso e persone del quartiere venute per l’aperitivo che è di tutto rispetto. Niente patatine, qui la padrona di casa è la bruschetta, con pachino e mozzarelline, tante verdure alla Julienne, paté di olive e basilico e focacce. E poi ogni giovedì c’è la serata standup comedy, cosi se la crush vi pacca potere riderci su.
La Cappelletta
Dove: Via Bertolazzi 26
Profumo, energia, semplicità. Tre ingredienti che bastano a creare l’atmosfera per una cena perfetta, queste tre caratteristiche non mancano alla Cappelletta, trattoria che ristora la gente di Lambrate dal 1987. Eh va beh che vuoi che sia la solita cotoletta… e invece no, se siete affamati qui potete misurare il vostro appetito con la padellata di manzo argentino con patate, porcini e cipolla oppure buttarvi su una scamorza con trevisana al forno e agretti. Non preoccupativi se volete portarci un turista la classica Orecchia d’elefante non manca mica.
Osteria al Piccolo Molo
Dove: via Grossich 2
Professionalità, classe, qualità: quando si cerca un ristorante dove mangiare pesce queste qualità non devono mancare. Se poi il clima è allegro e spontaneo è fatta. In zona Lambrate c’è un locale che risponde alla perfezione a questo identikit, si tratta dell’Osteria al Piccolo Molo. Dalla frittura di pesce alla calamarata con paccheri, dal carpaccio di spada con finocchi e mandarino alle tagliatelle con polpa di aragosta, datterini e crema di scampi. Volete sapere perché questo posto non vi deluderà? La ragione è ci organizzano spessissimo le feste di laurea e si sa, gli universitari sanno dove si mangia bene vicino all’università, potete scommetterci l’alloro.
Autore: Davide Frigoli
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