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Bravi tutti: a Milano siamo diventati dei guru della raccolta differenziata

Nella City, dal 2010 al 2024, c'è stato un aumento del 62% nella suddivisione corretta dei rifiuti, ma si può sempre fare meglio per una vita sempre più green.

A Milano la raccolta differenziata la sappiamo fare bene, quindi meniamocela. Pare infatti che il nostro impegno in tema di rifiuti stia andando sempre meglio, ormai siamo tipo dei guru del mettere il cartone nella carta e la plastica nella plastica. Ma addirittura c’è chi sa dove buttare le pile, i tappi delle bottiglie, il sughero, i fazzoletti sporchi ma non sporchissimi. Bella.

Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), quasi due terzi dei rifiuti milanesi trova il giusto contenitore – che sia carta, plastica, vetro o umido. Dal 2010 al 2024, la raccolta differenziata è esplosa del 62%. Per farvi un’idea: nel 2010 Milano smaltiva 240.610 tonnellate di rifiuti in modo corretto, oggi, questo numero è salito a 389.498 tonnellate.

Non male, no?

Tuttavia, mentre Milano si confronta con i giga chad europei nella classifica della raccolta differenziata, la crescita ha iniziato a rallentare. La città si sta avvicinando ai limiti della sua capacità di innovare ulteriormente, dato che ogni piccolo miglioramento comporta incrementi solo marginali. Infatti, nel 2022, Milano ha smaltito 394.574 tonnellate di rifiuti differenziati, un numero molto simile a quello degli anni precedenti. La differenziata aveva superato il tetto delle 400mila tonnellate nel 2019, ma ecco che dopo la pandemia è stato rallentato il ritmo.

Il dato focus è che la differenziata si avvicina sempre di più al totale dei rifiuti prodotti. Nel 2019, i rifiuti totali erano 650.670 tonnellate, con un incremento del 6% in sei anni, mentre nel 2022 erano 635mila tonnellate. I rifiuti pro capite per milanese sono diminuiti del 4,5% dal 2013 al 2022, ma la quantità di differenziata è cresciuta del 40%, segno di un aumento della consapevolezza eco-green. L’organico è il king indiscusso della crescita, con oltre 100mila tonnellate differenziate in 14 anni. La plastica segue, con un incremento di 15.017 tonnellate dal 2010, mentre il vetro ha visto un aumento di 4.500 tonnellate. La carta e il cartone, però, hanno subito un calo di quasi 7.600 tonnellate, suggerendo che, forseforse, le abitudini di consumo stanno cambiando.

Quindi, anche se Milano sta festeggiando i suoi successi in campo green, il viaggio verso un futuro sostenibile è ancora lungo. Però oh dai, bene.

Autrice: Francesca Tortini

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