Le famiglie milanesi, in chiaro sbattimento a causa dei costi stratosferici delle case, stanno alzando i tacchi e puntando dritto verso l'hinterland. Nel 2023, più di 15.400 residenti del capoluogo hanno fatto le valigie e cambiato residenza nei comuni limitrofi, con un bel +9,7% rispetto al 2019. Dati significativi, che ci raccontano come abitare in città stia diventando - spiace dirlo - sempre più un lusso.
L'analisi di Abitare Co. non lascia dubbi: i comuni di prima fascia, ben collegati con metro o passante, hanno visto un boom nelle compravendite (+11,6% in cinque anni), con prezzi decisamente più fattibili: -52% per l’usato e -59% per il nuovo. A Milano, invece, ci sono ancora troppe cifre d'elite: 4.700 euro/mq per l’usato (+42,4% dal 2019) e 7.690 euro/mq per il nuovo (+48,1%).
Chiaro che poi una family, magari con nani al seguito, che già deve provare a barcamenarsi tra spese scolastiche, vacanze, cibo, e solite necessità, a una certa si decentralizza. Ci sta.
Con 300K euro in tasca, a Milano compri un mini di 40 mq (o peggio, 26 mq in centro) o ti sposti in periferia per arrivare a 64 mq. Nell’hinterland? Si parla di ben altri spazi: 97 mq di media, con picchi di 133 mq ad Abbiategrasso, 107 mq a Senago e 105 mq a Peschiera Borromeo e Rho. Certo, in posti come Assago (73 mq) e Sesto San Giovanni (82 mq) vai un po’ più stretto, ma comunque meglio di qualsiasi monolocale milanese.
Anche nell'hinterland comunque stanno crescendo i prezzi eh, perché del resto se aumenta la domanda aumenta anche il cash richiesto: +27% dal 2019 al 2023, e punte tipo Trezzano sul Naviglio (+50%), richiestissima evidentemente. Però va detto che siamo ancora lontani dal +48% di MilanoMilano. La domanda di case nuove, green e ben fatte continua a spingere, ma qui i numeri restano decisamente più umani.
Ed ecco che le compravendite a Milano sono scese del 5,3% in cinque anni, mentre i comuni vicini crescono a botte di +11,6%. I champion? Opera (+70,8%), Cusano Milanino (+63,3%) e Vimodrone (+61,7%). Ok, qualche flop c’è, tipo Pero (-26,8%), ma è l’eccezione che conferma la regola.
Autrice: Francesca Tortini
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