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Bienvenidos in Italia, il Paese dove i dipendenti e i collaboratori sono i più insoddisfatti d'Europa. Sì, stiamo messi peggio anche di Cipro e Grecia, che di solito ci salvano dall'ultima posizione quando c’è qualche classifica negativa. Niente, stavolta manco loro. E dire che per il sondaggio Great Place to Work non ha sentito proprio quattro gatti: per il suo primo European Workforce Study ha ascoltato infatti quasi 25mila collaboratori di 19 paesi europei

Se la soddisfazione lavorativa è - in media - al 59%... in Italia è al 43! Quindi più di un lavoratore su due sbuffa e si lamenta (e probabilmente ha pure ragione) e sta peggio dei suoi colleghi di Cipro (soddisfatti per il 53%), Polonia (47%) e Grecia (44%). Neanche da dirlo, i fortunelli della lista sono tutti in Nord Europa, con i collaboratori danesi soddisfatti al 75%, quelli norvegesi al 73 e quelli svedesi al 68.

In generale, comunque, pare che non serva a nulla che i social siano pieni di contenuti su come "sviluppare la leadership", "creare engagement", "entrare in sintonia con il proprio team", "sviluppare la mindfulness" e altri inglesismi alla caz*o. La media europea dice che solo un responsabile su due (48%) prende in considerazione con reale interesse i suggerimenti e le idee dei dipendenti. E dire che ormai dovrebbero averlo capito anche i muri: felicità fa rima con produttività: se ci tratti a pesci in faccia e ci sfrutti, poi partecipiamo ai sondaggi incazzati come dei puma.

La qualità della leadership varia notevolmente: a "quelli bravi" in Danimarca (64%), Paesi Bassi (63%), Norvegia e Svezia (62%) fanno da contraltare i capi di Francia (49%), Polonia (48%), Grecia, Lussemburgo (47%) e Italia (44%), dove meno di un collaboratore su due si fida dei propri responsabili, a fronte di una media europea del 55%. 

Ci consoliamo quando si parla di "leadership di prossimità", cioè la capacità di essere vicini ai collaboratori, perché a livello europeo anche la media è bassa: 42%, con meno di un responsabile su due disposto a concedere autonomia ai collaboratori. Gli altri tolgono lo smartworking e si ritrovano i dipendenti in coffee badging... Sarà anche per questo che non dappertutto i posti di lavoro garantiscono sicurezza dal punto di vista psicologico, che in Italia è al 38%: ambienti tossici, battutacce, mobbing e sessismo… quante volte ci siete passati?

Insomma, come sostiene Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, "Non è solo il potere d’acquisto il problema dei lavoratori in Italia. La percezione dei leader (manager/responsabili/people manager) sempre più lontani e la scarsa serenità nell’ambiente di lavoro rendono la fiducia dei dipendenti italiani la più bassa in Europa e li spingono, più che in ogni altro paese europeo, a cercare altri lavori e altri manager". Peso.

 

Autrice: Daniela Faggion

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