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Lifestyle
bianconiglio

Il tempo scorre, a prescindere da tutto il resto.

E questa cosa l’ha capita bene soprattutto chi ha la Sindrome del Bianconiglio. Il nome deriva dal coniglio bianco di Alice nel Paese delle Meraviglie, che ripete in loop «È tardi, è tardi!». Figa che ansia. Ecco, chi ha la sindrome è uguale: trasmette il suo sbatti perenne a chiunque, anche da uno smartphone. Se vi sentite pure voi un Bianconiglio (tendenza parecchio imbruttita, a ben vedere) fattibile che all’inizio pensiate che organizzare ogni cosa al dettaglio e vivere la fast life sia necessario per sfruttare ogni minuto della vostra vita. Ma è davvero così?

Come capire se siamo dei Bianconiglio

La Sindrome del Bianconiglio è facile da riconoscere: tipo, se vi accorgete che pianificate anche il vostro tempo libero e che tutto ha la priorità su di voi e sul vostro relax... ecco. Avete già due belle orecchie lunghe e bianche in testa.

La cosa si fa più seria, invece, quando un cambiamento di piano dell’ultimo minuto vi provoca uno sbattimento assoluto. Qui avete anche dentoni e naso rosa.

Ma insomma, è così grave?

E perché si parla di sindrome? Beh, le conseguenze ci sono e non permettono di vivere al top. Ansia e stress tra le prime, ma col tempo vi accorgerete che a forza di fare planning su planning per il futuro, il presente vi sfuggirà dalle mani, giorno dopo giorno, e vivere diventerà un loop di compiti da svolgere ad ogni costo e da portare a termine alla fine della giornata. Quest’ansia del tempo che vola alla fine è solo una conseguenza che deriva dal nostro bisogno di avere sempre il controllo su tutto. Diventiamo degli automa, schiavi del tempo.

Come sfuggire alla Sindrome del Bianconiglio

Don't worry, vi proponiamo noi 3 tattiche:

1. Imparate a dire NO. Sbattetevene altamente di far rimanere male qualcuno. La priorità siete voi, non potete sempre assecondare tutti.

2. Non rimandate a domani ciò che potrete fare oggi. Anche se sulla vostra agendina avete programmato di fare quella cosa domani, se avete tempo oggi, perché non farlo? Domani dayoff e relax, che ogni tanto ci vuole.

3. La fretta non porta da nessuna parte. Prendetevi il tempo necessario per fare quello che dovete; non frega a nessuno se ci mettete più tempo degli altri. Meglio impiegare più tempo, ma fare bene, piuttosto che fare una mer*a, ma in fretta. La cosa peggiore di avere un vita full è trascurare se stessi.

Vabbè raga, va da sé che magari una chiacchiera con lo psico magari aiuta: da imbruttiti sappiamo bene quanto possa essere difficile uscire dal loop del tempo che passa quindi se vi rendete conto di non riuscirci, e di non godervi il presente... fategli una call.

Autrice: Martina Gallazzi

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