
Che Milano di notte sia bella, piena di locali, eventi e gente in giro, lo sappiamo. Ma lo sappiamo anche che per molte persone – soprattutto donne – il rientro a casa da sole è tutt’altro che easy. E allora? Qualcuno si è stufato di vedere amici e amiche rinunciare a uscire per paura, e ha deciso di fare qualcosa di concreto. L’idea è venuta a Flavio Perrone, ex carabiniere e oggi dipendente in azienda, che ha fondato Custodae, il primo servizio di accompagnamento personalizzato attivo su Milano e hinterland. Spoiler: non è un business, non è un Uber in borghese, ma un progetto no profit fatto di volontari che ti portano fino alla porta di casa. Letteralmente. "Vogliamo cercare di reagire al problema dell’aumento di microcriminalità a Milano" afferma il Perrone.
Come funziona Custodae
Il servizio è semplice: ti registri su custodae.it, prenoti l’accompagnamento e uno dei quindici volontari attivi ti viene a prendere – a piedi, in auto o coi mezzi pubblici – e ti accompagna fino al portone, o all’ingresso della stazione o dell’aeroporto, in base a dove devi andare. Senza sbatti e soprattutto in sicurezza.
"Chiediamo solo un piccolo rimborso spese", spiega Perrone, "giusto per benzina e assicurazione." Nessuna tariffa fissa, nessun business sotto, solo voglia di rendere Milano una città dove puoi uscire senza ansia anche la sera tardi.
Gli orari (e le zone)
Durante la settimana, Custodae funziona dalle 19 all’1, mentre nel weekend si arriva fino alle 3 o 4 del mattino. Volendo, i volontari si attivano anche all’alba per accompagnare chi deve prendere treni o aerei. Le zone coperte? Milano città e prima cintura dell’hinterland. Sì, anche se vivi un po’ fuori, ti vengono a prendere.
Chi sono i volontari?
Al momento sono una quindicina, formati da un istruttore certificato, coperti da assicurazione e ben riconoscibili grazie ai giubbotti con logo. Basta la loro presenza per scoraggiare eventuali balordi e far sentire le persone protette. "Finché non ti vediamo al sicuro – dice Flavio – non andiamo via."
Sui social è spuntata qualche critica: "Ma l’accompagnamento in auto è legale?"
Perrone taglia corto: "Non siamo un servizio commerciale. Non ci può essere paragone con taxi o NCC. Siamo volontari, non business. Il nostro obiettivo è far sentire le persone tranquille, non fare concorrenza a nessuno."
Possiamo dire? A noi sembra una grande idea.
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