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Potremmo dire che non ce lo aspettavamo, ma in verità non siamo molto sorpresi. Se parliamo di affitti, Milano non è solo la città più cara d'Italia, ma pure d'Europa. Sì, più di Parigi, più di Amsterdam, più di Berlino. Il nuovo report di Scenari Immobiliari e Abitare Co. lo dice chiaro: l’affitto medio all’ombra della Madunina è arrivato a 2.090 euro al mese. Fate partire i violini.

Nel 2023 eravamo già messi male, ma almeno dietro ad Amsterdam. Ora no: abbiamo fatto il sorpassone e adesso gli amici olandesi sono scesi a 2.070 euro al mese, noi invece su di un bel +5,6% rispetto all’anno scorso, quando bastavano “solo” 1.980 euro per una tana da 70 mq. E mentre Parigi si ferma a 1.900 euro, Roma  sfonda quota 1.820. Ma il top del disagio è che anche zone non proprio centrali stanno volando di brutto: Nigra/Jenner +71%, Malaga +60%, Stelvio/Lario +55%. Per capirci, anche vivere in tangenziale ormai è un lusso.

Casa piccola, prezzo XXL

E non pensate di avere pure spazio. La metratura media di un appartamento in affitto a Milano è di 70 metri quadri, il 15% in meno rispetto alle altre città. Quindi: paghi di più, vivi più stretto, e magari il bagno è pure cieco.

Ma perché i prezzi volano?

Ce lo spiega Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari: "I canoni sono alti perché c’è una domanda costante: studenti, lavoratori in trasferta, gente che viene a Milano perché qui gira. Non parliamo di residenti fissi, ma di gente che sceglie l’affitto per comodità". Insomma, Milano è piena di domiciliati con la valigia pronta, e intanto i prezzi volano. Anche Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co., la butta giù netta: "Nel 2024 a Milano sono stati firmati 76 mila contratti di locazione. Crescita del 4% su base annua. E rispetto al 2015? Boom del 19%. L’unica tra le big italiane (Roma, Napoli, Bologna, Genova) con segno positivo".

Bene? No, non benissimo.

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