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Food&drink
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Domanda: voi lo sapete cos’è una posteria?

Se avete la nonna nei paraggi, chiedete l’aiuto da casa, dai. 

Vi diamo qualche secondo.

Niente?

Allora vi illuminiamo noi: parecchi anni fa, in Lombardia, con posteria si intendeva un luogo dove fermarsi a comprare e mangiare salumi, panini, piatti semplici e genuini, magari annaffiati con del buon vino. Una sorta di antenato di osterie e alimentari, per capirci, che in altre regioni veniva chiamata “latteria”.

Ma le posterie erano anche altro: erano punti di ritrovo dove ci si scambiava notizie e storie in un clima super familiare, perché prima di Internet, per sapere cosa succedeva intorno a noi, bisognava parlare. E parlare, parlare, parlare...

Bè, c’è stato un tempo in cui le posterie a Milano abbondavano, specialmente nei pressi delle vecchie strade commerciali: qui si ordinavano salumi e si farcivano panini semplici ma goduriosi, tipo quello con la mortadella, patrimonio ad honorem dell’umanità. E si mangiavano anche piatti easy ma top level come risotto, ossobuco e mondeghili. Le basi, insomma.

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La Posteria di Nonna Papera

Ok, ora vi abbiamo incuriositi e infarinati abbastanza per farvi sapere che – nella City – una posteria ancora c’è: la Posteria di Nonna Papera. Siamo in Via Piermarini 4, a due passi dall’Arco della Pace. E siamo nel 2025, quindi parliamo di un locale contemporaneo - sì - ma che racchiude tutta la magia delle posterie di una volta.

Anche qui le vibes sono super familiari e accoglienti: c’è un camino, le pietre a vista, vetrate luminose,  un dehors con 40 posti outside e un bancone dei salumi che è proprio quello di una vecchia gastronomia. Appena entri, ti sale subito la presa bene.

Lamberto, il titolare, arriva da una family di sarti e immobiliaristi che ha fatto tanto per la City: mamma co-fondatrice di Gabetti, papà Oscar per l’edilizia dell’82. Insomma, un personaggio da conoscere e con molte storie da raccontare: del resto, l’anima della posteria passa anche attraverso il suo portavoce, con cui è sempre bello scambiare due chiacchiere e scoprire i prodotti artigianali e l’offerta di vini made in Italy del locale. 

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La Posteria: parliamo del menù

La Posteria di Nonna Papera ha una predilezione per la tradizione culinaria meneghina, ma abbraccia anche il resto del Bel Paese, ci mancherebbe.

E allora vai di casseula, ossobuco, la queen cotoletta e l’immancabile risotto allo zafferano. Ma la Posteria è inclusiva, quindi potrete ordinare anche agnolotti del plin al sugo d’arrosto , caramelle cacio e pere con crema di Zola e speak le lasagne della Nonna ( ci sta, la mamma di Lamberto era di Forlì) , , e ovviamente un tagliere di salumi e formaggi che è sempre una garanzia – se poi lo accompagnate con miele al tartufo o marmellate gourmet, CIAONE.

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Il plus: in primavera, nell’ampio dehors, il buon Lamberto serve fino a tardi parmigiane di melanzane, mondeghili, panzanelle, vitello tonnato, carpacci di scottona con rucola e grana e tante torte della nonna. Immaginatevi: tavolata di amici, sera tardi, buon cibo, chiacchiere, un bel po’ di vino e tante risate. Se non è il paradiso questo, gli somiglia moltissimo.

Ora che vi abbiamo caricati a palla, passate alla Posteria di Nonna Papera e fatevi una mangiata come si deve… Ah, dite a Lamberto che vi mandiamo noi!

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