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Se ti sei svegliato una mattina con 200.000 euro da investire (magari dopo una botta di culo o perché hai ereditato da una zia di cui ignoravi l’esistenza), la domanda sorge spontanea: "Cosa ci faccio oggi con questa cifra sul mercato immobiliare milanese?". Risposta breve: una sega. Risposta lunga: sempre una sega. Ma vediamolo insieme, ché magari almeno ci facciamo due risate.

200mila euro: il nuovo “acconto” per vivere a Milano

Una volta con 200mila euro ti compravi un trilocale con vista, due balconi, cantina e magari pure il box. Oggi? Se ti va bene ti porti a casa 45 metri quadri. Ovviamente non nelle zone fighe della City, ma questo già lo sapevamo. Parliamo di quartieri che fino a ieri manco sapevi dove stavano su Google Maps. La media, secondo un’indagine del Gruppo Tecnocasa, è impietosa: 45 mq per un immobile usato, che scendono a 38 mq se ti viene la malsana idea di puntare su una nuova costruzione.

Zone “accessibili” (parola grossa)

Hai detto "zona universitaria"? Allora benvenuto alla Bicocca, dove con 3.800 euro al metro quadro ti porti via 53 metri di casa (magari anche con due stanze!). Oppure puoi buttarti su Niguarda o Ca’ Granda, dove si balla tra i 3 e i 4mila euro/mq. E se ti senti hipster e ti piace il vibe alternativo, c’è sempre il caro vecchio NoLo, dove però si sfora tranquillamente tra i 4 e i 5mila euro al metro. Oltre, il nulla. O peggio: il mutuo trentennale.

Dimenticati Porta Nuova, Moscova e Garibaldi: lì si parte da 9-10mila euro/mq, con picchi di 15mila euro. Tradotto: con 200k ci paghi mezza stanza.

Ti serve più spazio? Vai al lago. Anche se...

Un’idea romantica potrebbe essere quella di virare sulla seconda casa. Lago, aria buona, un po’ di silenzio. Ma anche qui Milano ti segue col fiato sul collo. Sul lago di Garda, per esempio, a Torri del Benaco (meta chic), con 200k ci compri 56 mq usati, o 37 mq nuovi. Praticamente un bagno turco con vista.

Va un filo meglio a Desenzano, dove si arriva a 85 mq sull’usato, e a Iseo, che si conferma il più “accessibile”: anche 100 mq di trilocale usato. Ma se sei abituato alle comodità della città (leggi: il kebab aperto alle 3 di notte), occhio allo shock culturale. Se poi a Milano ci lavori, farsi lo sbatti lago-City non conviene.

Milano vs resto d’Italia: the same old story

Facciamo un confronto doloroso con le altre città. A Roma, ad esempio, con 200mila euro ti compri 63 mq di casa usata. Praticamente 18 mq in più che a Milano. Se ti va di nuovo, 55 mq di nuova costruzione. E se ti ostini a voler stare in centro? Sempre meglio che a Milano: almeno 35 mq usati te li porti via. Dai, c'è da consolarsi guardando i sanpietrini. Ma la vera botta arriva guardando il Sud: a Palermo con lo stesso budget ti porti a casa 176 mq. Nuova? 142 mq. Vuoi stare in centro? Tranquillo, 120 mq ristrutturati sono lì che ti aspettano, col sole e le arancine.

Quindi, torniamo alla domanda iniziale: che caz*o ci faccio - a Milano - con 200K?

- comprare un bilocale “creativo” in zona “in espansione” (e pregare che espanda davvero);
- metterli in un mutuo trentennale per un mini-appartamento in periferia e chiamarlo “investimento immobiliare”;
- aprire un bar fighetto e sperare nel miracolo.

Voi quale scegliete?

 

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