
Beppe Sala ha rilanciato l’idea – già sentita ma mai attuata – di spostare il carcere di San Vittore fuori dal centro di Milano. L'ha detto venerdì, a margine di un convegno sul sistema penitenziario, proprio mentre l’associazione Antigone pubblicava il nuovo rapporto-bomba sulle carceri italiane. Spoiler: San Vittore è il più sovraffollato d’Italia.
"Il vero problema è San Vittore. Capisco che sia comodo per avvocati e volontari, ma non si può pensare di andare avanti con un carcere così sovrappopolato e con servizi non dignitosi”.
Sala ha riconosciuto che le altre strutture detentive milanesi se la cavano meglio, ma su San Vittore non ci gira attorno: è il simbolo di un sistema al collasso. Ed è pure in pieno centro, zona Aquileia-Papiniano, con tutto quello che ne consegue.
L’idea di spostarlo? C’è, ma non piace a tutti
Non è la prima volta che si parla di spostare San Vittore altrove. L’ipotesi era già uscita negli anni passati ma, come spesso accade a Milano, il primo pensiero è stato: "speculazione immobiliare?", pensando all'area di Papiniano che verrebbe "liberata", tanto per restare in tema. E così la proposta è finita nel limbo.
Stavolta, però, Sala insiste:
"Molti criticano senza aver mai visto davvero San Vittore. Io ci sono stato, e le condizioni attuali non sono accettabili".
Chi dice no: “Meglio tenerlo in centro, così se ne parla”
Il primo a storcere il naso è stato Alessandro Giungi, consigliere comunale del PD. Per lui, spostare il carcere è un errore, sia per motivi simbolici che pratici.
"Chi lo frequenta quotidianamente conosce l’importanza di mantenerlo in centro. Chiuderlo abbasserebbe l’attenzione pubblica sulle condizioni delle carceri”.
Insomma: meglio tenerlo dove tutti lo vedono, anche se è una bomba sociale. Una specie di promemoria urbano che qualcosa non va.
I numeri peso
A parlare chiaro ci pensa il rapporto Antigone:
San Vittore ha un tasso di sovraffollamento del 220%. Al secondo posto Foggia con il 212%, poi Lucca (205%) e Brescia Canton Monbello (201%). La sezione femminile di San Vittore è nona a livello nazionale: 189%. In tutta Italia i detenuti sono 62.445, ma i posti disponibili sono 51.280. Il sovraffollamento medio nazionale è del 133% – e questo tenendo conto degli spazi inagibili.
Tradotto: ci stanno dentro il doppio di quelli che dovrebbero
Il dibattito resta aperto. Da una parte c’è chi vuole spostare il carcere per garantire condizioni più umane, dall’altra chi teme che allontanarlo voglia dire spegnere i riflettori su un problema troppo comodo da ignorare.
E intanto San Vittore resta lì, pieno come un tram alle 8 del mattino, ma con meno uscite.
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