Credi ancora nelle favole? Onesta, nelle favole Disney non molto, ma in quella della nostra Fairy Butt Mother ci credo eccome! Sto parlando di Kim Kardashian e di Skims, il brand di abbigliamento, principalmente intimo, che è riuscito a far diventare “i mutandoni pancia piatta” di Bridget Jones un indumento da mostrare con orgoglio e sfrontatezza. E soprattutto capace di far parlare.
E fatturare. Se non è magia questa…
E ora cosa si è inventata la Kim? Dopo il reggiseno con i finti capezzoli, il reggiseno con il piercing incorporato e i pantaloncini che ti fanno il sedere alla Kardashian (da qui Fairy Butt Mother o fata del sedere) ha lanciato l’ennesimo capo provocatorio. Parliamo del nuovo body hip enhancing padded short. In italiano? Dei pantaloncini imbottiti sui fianchi per “darti volume dove lo avresti sempre voluto avere“. Se si conosce un po’ il mondo drag non è una novità incredibile, usare imbottiture è all’ordine del giorno, ma il colpo di genio (o forse no) è portare lo stesso concetto nella quotidianità.
Vediamo però da vicino questo short. Costo sul sito 136 euro e disponibile in 5 colori diversi. Elastico in vita con sistema di compressione, inserimento di imbottitura leggera in spuma all’altezza fianchi che accentua le curve e parte finale sempre fatta con un sistema a compressione per rendere più compatte le gambe. Il tutto senza cuciture che danno fastidio o segnano. Risultato finale teorico quell’illusione di figura a clessidra che nell’immaginario collettivo è sinonimo di sensualità e femminilità.
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Il lancio del prodotto vede inoltre la modella farsi spazio in un locale pieno di gente passando in mezzo alle persone a colpi di fianchi. Per la serie spostati che passo io e i miei fianchi da paura. Sulla parte storytelling nulla da dire, fa il suo effetto, ma la domanda è: ne avevamo davvero bisogno?
Visto il quasi sold out dopo poche settimane dal lancio sicuro sembra aver toccato una fetta di mercato interessata. Ma è davvero un indumento trend o è il solito acchiappa carrello pensato per le fan che vogliono emulare KK? Non abbiamo questo dettaglio di vendita, ovvio, ma un’azienda che vale 4 miliardi di dollari due ricerchine sul proprio target le avrà fatte. Vero anche che rispetto ad altri capi lanciati da Skims non è il più rivoluzionario. Penso al vestito fasciante (che prima o poi proverò) o ai già menzionati reggiseni con finto capezzolo che, pur sollevando qualche perplessità d’uso, restano tra i prodotti con il video lancio più assurdo e a mio avviso geniale degli ultimi anni.
Tornando agli shorts imbottiti può essere interessante il concetto, non avendo però una figura che ha bisogno di aggiungere altre curve all’impalcatura generale non mi entusiasma più di tanto e dopo l’hype iniziale non so quanto verrebbe usato. Pronta a farmi smentire però. In generale possiamo dire che abbiamo visto cose più tremende, ma anche più innovative e forse divertenti. Un 6 per la nostra Kim, che si merita lo stesso la sufficienza, ma in tema di intimo da favola ha fatto di meglio.
