
Motivo per essere very proud: il Politecnico di Milano ha fatto la storia. Nella classifica 2026 del QS World University Rankings ha conquistato il 98° posto al mondo, diventando ufficialmente la prima università italiana a entrare nella top 100 di uno dei ranking più prestigiosi a livello globale.
Un bel passo avanti, considerato che l’anno scorso era al 111° posto.
Quest’anno invece: +13 posizioni, un colpo di reni da vero fuoriclasse del sapere tecnico e scientifico. E il tutto non per miracolo, ma per miglioramenti concreti su più fronti.
Reputazione internazionale e lavoro: Polimi spinge forte
Secondo i dati, il Polimi ha fatto il botto su due indicatori chiave:
. 72° posto per la reputazione presso i datori di lavoro
. 84° posto per la reputazione accademica
E poi c’è la vera svolta da CV pronto per LinkedIn: +40 posizioni sull’indicatore degli esiti occupazionali, arrivando al 199° posto. Tradotto: se ti laurei al Politecnico, non è più solo un vanto da aperitivo – c'è anche una buona probabilità che tu trovi un lavoro serio.
La rettrice: "Un risultato strategico"
La rettrice Donatella Sciuto, è feliciona. "Il risultato è il frutto di una strategia di lungo termine e dell’impegno della comunità accademica." E no, non è solo un traguardo da festeggiare con le tartine: è un segnale anche per il sistema-Paese. L’Italia era infatti l’unico Paese del G7 che finora non aveva neanche un’università nella top 100. Ora ci siamo entrati, a gamba tesa.
Ma non è tutto oro quel che è ranking Occhio però a non montarci la testa: solo 4 università italiane sono tra le prime 150 per reputazione accademica. E il solito problema del rapporto studenti/docenti continua a pesare come il caffè a 2 euro al banco.
Secondo il report di QS, l’Italia ora ha una chance unica: usare questi successi isolati per costruire una crescita sistemica. Ma non basta battere le mani: servono investimenti mirati, alleanze serie tra università e imprese, e soprattutto politiche di rientro per quei cervelloni emigrati all’estero che al momento fanno i fenomeni a Berlino, Amsterdam o Singapore.
Anyway, per oggi... festa!
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