
Ok i bonus, gli open space fighetti e i corsi di yoga in pausa pranzo. Ma gli italiani, quando si tratta di scegliere l’azienda dei sogni, non hanno dubbi: al primo posto c’è Ferrero. Non una sorpresa eh: parliamo di una conferma solida, certificata anche nel 2025 dal Randstad Employer Brand, una delle indagini più serie sul tema. Secondo i dati, Ferrero conquista il podio con un bel 68,5% di preferenze. Tradotto: quasi sette italiani su dieci, se potessero scegliere, firmerebbero domani per andare a lavorare ad Alba.
Lo studio è stato condotto su oltre 7.500 persone in Italia, valutando 150 aziende di vari settori. Il risultato? Ferrero vince per reputazione, valori, solidità, ma anche per qualcosa di molto più umano: il modo in cui tratta le persone. A spiegarlo è Deborah Zago, Head of HR Italy BU: "Non si tratta solo di attrarre talenti, ma di consolidare ogni giorno una reputazione fondata su coerenza, fiducia e cura delle persone". Insomma, non si accontentano di mettere un biliardino in mensa: qui si lavora davvero su cultura e benessere.
Non solo Ferrero: le altre aziende più ambite
Ma Ferrero non è l’unica ad aver fatto centro. Ci sono anche nomi grossi che si distinguono nei rispettivi settori: ABB per l’elettronica, Lamborghini (merito della settimana corta?), Brembo per chi sogna i freni più dei weekend lunghi, Chiesi Farmaceutici per chi vuole salvare il mondo, EssilorLuxottica per chi guarda lontano (in tutti i sensi), Mondadori per gli affezionati alla carta, IBM per i nerd high level, Italo per chi sogna una carriera a 300 all’ora, Leonardo per quelli che puntano in alto (letteralmente) e Maugeri per chi crede ancora che sanità e dignità possano coesistere.
Queste aziende hanno una cosa in comune: riescono a farsi desiderare. E non è solo questione di benefit o stipendi, ma di percezione. La gente cerca un ambiente sano, dove poter crescere senza essere trattata come un numero Excel.
I dati della ricerca parlano chiaro. I fattori più importanti nella scelta di un’azienda nel 2025? Non è solo la busta paga. Certo, una retribuzione interessante aiuta eccome, ma in cima alle priorità ci sono:
- Work-life balance, cioè il sacro equilibrio tra lavoro e vita vera;
- Atmosfera positiva: basta con le aziende tossiche;
- Sicurezza del posto di lavoro, che oggi è più trendy di un benefit in palestra;
E per la prima volta nella top 5, diversità e inclusione. Finalmente.
Il messaggio è semplice: le persone vogliono lavorare dove stanno bene, dove vengono rispettate e dove possono crescere senza dover lasciare la propria umanità fuori dalla porta. E Ferrero, con la sua strategia centrata sulle persone, è riuscita a incarnare tutto questo. Un'azienda che non solo sforna dolci, ma anche un modello di cultura aziendale che – per una volta – fa venire voglia di restare.
Chapeau!
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