Il sindaco di Milano, Beppe Sala, non ci sta. Durante il consueto appuntamento su Non Stop News di RTL 102.5, il primo cittadino ha affrontato con toni netti e diretti i punti caldi del momento: dall’inchiesta urbanistica alle critiche sulla speculazione edilizia, dai cantieri bloccati fino a Milano-Cortina 2026 e San Siro. E su tutto, ha ribadito una cosa chiara: non ha alcuna intenzione di mollare.
L’inchiesta urbanistica: «L’ho saputo dal Corriere»
Il primo punto all’ordine del giorno? Ovviamente l’indagine che lo vede coinvolto. Sala ha spiegato:
«Ho saputo di essere indagato alle 22 dal direttore del Corriere della Sera. Qualcuno lo ha detto prima ai giornalisti; capita sempre, è qualcosa che in un Paese democratico non va bene, ma lo si accetta». Una comunicazione che non è arrivata dai canali ufficiali, ma dai media. Non proprio il massimo per un sindaco in carica. E proprio su questo clima, Sala ha voluto riportare il discorso sul valore del lavoro svolto fino ad oggi, difendendo le scelte fatte in questi anni.
Milano è migliorata? «Chiedetelo a chi la vive ogni giorno»
Sul fronte edilizia, Sala rivendica quanto fatto per la città: «Il sistema Milano non corrisponde a realtà, chi fa può sbagliare. Milano è una delle città italiane più sviluppate a livello internazionale. Se portassimo qualsiasi milanese a vedere le vie di Milano con le foto di 20 anni fa, dal confronto direbbe che è migliorata».
Una risposta chiara alle accuse di speculazione e cementificazione selvaggia. Anzi, secondo Sala, la visione urbanistica ha seguito una logica precisa, in linea con i bisogni di una città che cresce: «Se tu costruisci in orizzontale consumi più suolo, in verticale ne consumi meno. Se adesso la paura è per i grattacieli, io mi dissocio. Solo un palazzo su trecento di quelli costruiti è stato un errore, il resto è da vedere».
Nessuna intenzione di dimettersi
Chi pensava a un passo indietro, può mettersi l’anima in pace. Sala ha confermato la sua intenzione di andare avanti: «Ho fatto tante cose nella vita, guardo al futuro, non ho bisogni da soddisfare ma credo nel senso del dovere. Voglio fare al meglio i prossimi mesi, non sono il tipo che molla. Anche l’Expo non è stato facile, ma è stato un successo».
Anche sul piano legale, il quadro si è ridimensionato: «Ora sono indagato solo per aver firmato la commissione paesaggio, come lo prevede il bando. Ho firmato senza controllare tutto per filo e per segno».

Cantieri fermi, case bloccate: «Serve un tavolo con tutti»
Un altro tema scottante riguarda i tanti cantieri e progetti residenziali bloccati: «Facciamo un tavolo in cui ci mettiamo tutti i protagonisti, anche i costruttori. Poi però l’accordo deve essere siglato dalla procura. C’è bisogno della mano di tutti. Dobbiamo affrontare due casistiche: ci sono quelli che hanno versato su appartamenti mai iniziati e altri che si sono visti fermare i lavori».
Milano-Cortina e San Siro: «Tengo botta»
Guardando alle Olimpiadi invernali del 2026, Sala si mostra determinato: «Per i lavori siamo sul pezzo, non vedo problemi. Sarà un bel momento per i milanesi. Questo è un altro motivo per cui tengo botta, mi prendo il merito insieme a Malagò per aver scelto le Olimpiadi».
E sul tema San Siro, da sempre una spina nel fianco della città: «San Siro è uno dei miei obiettivi, ci sto lavorando da parecchi anni e le abbiamo provate tutte. Ora siamo alla vendita, voglio portare avanti l’iniziativa ma deve essere approvata dal Consiglio. Noto che le grandi città hanno stadi nuovi. San Siro non è nuovo. Voto a favore del cambiamento».
Nonostante tutto, il Sindaco rimane fiducioso: «Spero che finisca bene, sono ottimista, ma nessuno può dire come andrà. La mia volontà e la mia speranza è che i miei 11 anni da Sindaco di Milano siano ricordati come anni in cui la città è migliorata».