Dopo decenni di rinvii, discussioni infinite, meme e polemiche a pioggia, il Ponte sullo Stretto di Messina sembra pronto a passare dalla fantascienza alla realtà. Il Cipess – Comitato per la programmazione economica – ha dato l’ok definitivo al progetto, che si candida a entrare nella storia come la campata sospesa più lunga del pianeta.
Numeri da primato
La struttura sarà lunga 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri e una larghezza di circa 60 metri. Ci passeranno sopra tre corsie per ogni senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio. Costo previsto? 13,5 miliardi di euro. Il ponte servirà oltre cinque milioni di abitanti, con una capacità massima di 200 treni al giorno e fino a 6.000 veicoli all’ora. E sarà operativo 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.
Le due torri d’acciaio che lo sosterranno toccheranno quota 399 metri d’altezza, mentre il sistema di sospensione userà cavi di 1,26 metri di diametro per un totale di 5.320 metri di lunghezza. Tradotto: un’opera da Guinness dei primati. Gli ingegneri promettono resistenza a terremoti e venti forti, con sistemi di monitoraggio intelligente per garantire sicurezza e manutenzione preventiva.
E le criticità?
A preoccupare, c’è una faglia sottomarina capace di generare terremoti fino a magnitudo 6.9. Ma, assicurano dal team di progettazione, le simulazioni – compresa la prova in galleria del vento – hanno dato esito positivo. Il progetto ha già il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Politecnico di Milano e della Parson Transportation. Oh, dita incrociate.
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Non solo ponte: le opere collaterali
Il piano prevede anche oltre 40 km di nuove strade e ferrovie su entrambe le sponde. L’altezza del ponte dal livello del mare sarà di 72 metri, con un franco navigabile di 70 metri per permettere il passaggio di navi a pieno carico, contemporaneamente a due treni passeggeri.
Sul lato calabrese, i collegamenti stradali copriranno circa 10 km, mentre il tratto ferroviario sarà di 2,7 km, connesso sia alla linea tirrenica storica che alla futura Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
Quando sarà pronto?
Matteo Salvini, ministro dei trasporti, ha dichiarato che “Il nostro obiettivo è l’attraversamento tra il 2032 e il 2033”. Alle polemiche, invece, il ministro non ci pensa. “Sui media cinesi o americani si parlerà di quest’opera dal punto di vista ingegneristico. Da noi, invece, qualcuno vede la più grande opera pubblica in Occidente come un problema”.
Le reazioni dell’opposizione
Ovviamente, quella del Ponte sullo Stretto non è un’idea condivisa da tutti. Il Pd si è espresso tramite Chiara Braga, capogruppo alla Camera: “La spesa farmaceutica delle Regioni, le risorse del Pnrr per la sanità pubblica, i costi per risanare il buco delle pensioni della pubblica amministrazione; ma anche la decarbonizzazione dell’economia italiana, o il sistema di deduzioni e detrazioni fiscali per l’industria italiana. Ecco quanto costerà il Ponte sullo Stretto, l’impuntatura e il giocattolo elettorale di Salvini. Quasi 15 miliardi di euro per un’opera che andrà a stravolgere l’ecosistema di interi territori e la vita di interi quartieri colpiti da violenti espropri per diversi chilometri quadrati, il tutto a rischio altissimo di infrazioni comunitarie e in violazione di prescrizioni ambientali che ci si ostina a ignorare o ad aggirare”, e quindi la posizione dei democratici è chiara.
Non approvano neanche i cinque stelle. “Il Governo trova 13,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto, da oggi ufficialmente autorizzato dal Cipess, mentre per l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria mancano ancora 17,2 miliardi per completare un’opera fondamentale per evitare che dal ‘profondo Sud’ ci si possa impiegare anche 20 ore di treno per raggiungere la capitale” ha detto il senatore M5S Pietro Lorefice. “Vergognoso dare priorità a un progetto senza progetto se non quello di creare un ponte di poltrone, quando le infrastrutture ferroviarie restano senza copertura finanziaria e ferme a un binario morto”.
Ma quanto costerà attraversare il ponte?
“Ad oggi, al netto dell’adeguamento all’inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti – ha fatto sapere una nota della società Stretto di Messina – La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell’apertura al traffico del ponte, ma l’ipotesi di piano tariffario è sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento”.
Che dite, svolta storica o boiata clamorosa?