Qualche mese fa Salt Bae aveva annunciato in un mix tra tamarraggine e goffaggine, l’imminente apertura del suo ristorante a Milano. Goffamente, sì, perché ci aveva piazzato la musica del Padrino, così, senza senso. Oggi Salt Bae, al secolo Nusret Gökçe, macellaio turco diventato fenomeno virale e oggi imprenditore della ristorazione con oltre 30 ristoranti nel mondo, ci riprova. Questa volta – grazie al cielo – con una canzone più coerente con la location. «Ciao Milano!» ha annunciato sui social, con un video di pochi secondi girato davanti al Duomo. Nessuna data certa per l’inaugurazione, fissata comunque a settembre, e location ancora “top secret”, anche se la voce più insistente parla di Casa Brera, nuovo hotel di lusso a due passi dal Teatro alla Scala.
I video virali e gli auguri dei vip
Per scaldare i motori (e gli algoritmi), durante agosto Salt Bae ha lanciato una serie di video «Ciao Milano», coinvolgendo amici e testimonial vip. Una trovata che, ovviamente, è diventata virale nel giro di ore. Il primo a farsi sentire è stato il campione dell’Inter Hakan Çalhanoğlu, che si è detto entusiasta: «Non vedo l’ora!». Poi è arrivato il messaggio di José Mourinho, l’allenatore che nel 2010 ha regalato all’Inter il triplete: «Nusret è un amico e un imprenditore incredibile, Milano è stata importante nella mia storia di allenatore: è una cosa bellissima per una città piena di vita e di gente cui piace vivere». Dall’altra parte del mondo, l’ex capitano del Brasile Cafu ha mandato il suo in bocca al lupo, seguito da Kakà, che ha sottolineato: «Quale miglior combinazione tra un grande Paese con un ottimo cibo, una grande città e un fantastico chef». E poi ancora auguri e saluti da Roberto Mancini, Luis Figo, Roberto Carlos e tanti altri. Insomma, una parata di stelle del calcio e non solo.
Dal “sale show” a una catena globale
Nato come macellaio, Nusret è diventato Salt Bae grazie al gesto spettacolare con cui cosparge di sale le bistecche. Da lì, un’ascesa vertiginosa sui social (oggi ha oltre 52 milioni di follower su Instagram) e un impero da più di 4.500 dipendenti. Negli ultimi anni non sono mancate le polemiche: prezzi stellari (letteralmente, visto che a Londra circolavano scontrini da centinaia di sterline per una bistecca) e qualche voce di crisi, soprattutto negli Stati Uniti, dove sarebbero stati chiusi alcuni locali, come quello di Las Vegas.
Salt Bae, però, ha smentito tutto in un’intervista al Corriere: «Il ristorante di Londra ha guadagnato 9,2 milioni di dollari nei primi tre mesi. Il fatturato è aumentato del 16% dal 2023 al 2024 e continua a crescere». Secondo lui, insomma, l’impero del sale è più solido che mai, peccato che poi lo stesso ristorante sia considerato tra i peggiori della City su Tripadvisor.
La domanda è: come reagirà la città che ha fatto del food e della nightlife una delle sue bandiere? Oggi Milano offre praticamente di tutto: trattorie storiche, bistrot di tendenza, sushi bar, pizzerie gourmet, locali fusion, cocktail bar segreti e una quantità crescente di ristoranti e hotel di lusso pensati per una clientela altospendente. Salt Bae arriva quindi in un contesto già ipercompetitivo, ma con un brand che fa parlare e soprattutto fotografare. E qui sta il punto: in un mondo dove “mangiare” conta tanto quanto “postare”, l’effetto Instagram potrebbe fare la differenza. L’apertura a Milano sarà la prima in Italia, un mercato che punta sempre più su esperienze esclusive, da vivere e condividere sui social. E se il buongiorno si vede dal Duomo, i presupposti sono quelli giusti: show, carne, vip e tanta esposizione mediatica.
Una cosa è certa: prepariamoci a vedere code, stories e selfie con occhiali scuri e braccio alzato. Checazz…