“Il 28 giugno 2025 è stata l’ultima serata del Plastic“
L’annuncio è chiaro, scritta bianca su fondo vinaccia: il locale di Via Gargano 15 chiude i battenti, come si suol dire. Il resto è storia nella storia di Milano.
“Dal 1980 il suo orgoglio è quello di aver accolto tra le sue mura persone straordinarie”.
Dai punk vestiti Vivienne Westwood, a Freddie Mercury che giocava tutta la notte al flipper piazzato fra i bagni di maschi e femmine; dai Pink Floyd a Madonna, da Andy Warhol a Keith Haring, passando per Nick Camen, Grace Jones e – salto nell’italianità – Gianni De Michelis, politico socialista noto per la sua inclinazione di viveur.
Ma al Plastic (anche se il nome ufficiale è Killer PLASTIC O e nel cuore degli aficionados la sede resterà sempre quella iniziale di Viale Umbria 120) tutti diventavano straordinari, perché straordinario era il clima che si respirava. Già solo il fatto di entrare, dopo interminabili code in qualunque condizione atmosferica, rendeva mistica l’esperienza, fatta di preparativi, attesa e musica, musica, musica… fino all’after e oltre. Un po’ come il KINKI a Bologna, nato nel 1975 e chiuso nel 2022 dopo 46 anni: più o meno la stessa età, quella in cui anche se non ci si rassegna un po’ si diventa vecchi.
“È solo grazie a tutti voi che il Plastic ha fluttuato leggero e tentacolare nelle notti di Milano per oltre quattro decenni. Grazie per aver partecipato a una festa che per noi è stata unica e sorprendente. Che la festa continui”

Un addio in piena regola. Certo, la frase finale potrebbe lasciare intravedere un passaggio di consegne – anche solo ideale – a qualche nuova esperienza, ma è più probabilmente un invito a raccogliere l’esperienza vissuta e inventarsene una nuova.
Di sicuro l’estate 2025 ha assestato un duro colpo al clubbing underground meneghino: prima lo sgombero del Leonkavallo (che però dovrebbe riaprire), ora l’annuncio del locale fondato da Nicola Guiducci e Lucio Nisi, mancato nel 2019… speriamo che qualcuno si inventi presto qualcosa perché Milano merita un club notturno degno di raccogliere tutte le suggestioni che moda, arte e musica portano in città.
Tanti i commenti sotto il post di addio, tra cui quello di Paola Iezzi: “Grazie per esser stata spesso la casa di tutti noi, per tutto l’amore la musica e la magia che ha avvolto quegli anni leggendari di scorribande e serate piene di sentimento lacrime e risate folli. Per sempre Plastic“