Come va? Vi vediamo, sapete? State ancora cercando di smaltire la depressione post-vacanza ammazzandovi di fantacalcio. E intanto, alla Silicon Valley – e infatti mica è la Silicon Valley per caso – sono già carichi a pallettoni, e ieri Tim Cook ha presentato i nuovi modelli di iPhone 17. Ne avevamo bisogno? Noi forse no, ma lui sicuramente sì, dato che fra versione Pro e versione Pro Max siamo sull’ordine degli 1,5k, a cui si aggiungono le altre quattro cifre necessarie per portarsi a casa i nuovi AirPods Pro 3 e gli Apple Watch.
Forse, dopo le spese pazze estive, il tasso variabile e l’aumento del caffè (pure il caffè è aumentato… figa!) non saranno in tanti a potersi permettere una spesa del genere, ma per avere in tasca “il miglior modello di sempre” con “la miglior batteria di sempre” ci sembrano quasi quattro spicci. Tra le proposte più chiacchierate c’è sicuramente l’iPhone Air, che sarà anche “il più sottile modello di sempre”, raggiungendo il record di 5,6 millimetri, un artefatto minimal ed elegante, davvero davvero di livello, come avere una fetta di jamon serrano sempre in tasca.
Il design è sempre quello supercool Apple, minimal e ultrasottile, che si riconosce anche a un chilometro di distanza con un paio di tartine al salmone norvegese sugli occhi. Ma la vera novità è il materiale: un ritorno alle origini con l’abbandono del titanio e la riproposizione del buon vecchio alluminio. Quindi tranquilli: da ora stop surriscaldamento e neverending batteria, con la promessa di 39 ore di riproduzione video, perfette per i binge-watching di Dead Man Walking durante le vostre riunioni infinite.
Via la SIM, dentro la traduzione
Una novità totale sarà l’assenza di una SIM fisica: numero di telefono che si attiva direttamente sul cellulare, senza sbatti di schede minuscole da infilare in buchi millimetrici.
Anche gli AirPods Pro 3 svoltano di brutto con una ulteriore riduzione del rumore di fondo e un sogno che si avvera: la traduzione in tempo reale in tutte le lingue. L’era di “uere du iu cam from?” e “iu ar veri biutiful” volge al tramonto: l’inglese maccheronico sparirà dalle nostre vite e saremo finalmente in grado di sfoderare tutto il nostro fascino latino all over the world parlando come mangiamo.
Figata anche l’Apple Watch Series 11, con la connessione 5G attiva anche senza il supporto di un cellulare associato, capace di farsi i fatti vostri in ogni momento del giorno, misurando apnee notturne, parametri vitali e, udite udite, anche la pressione: quella che schizza quando arriva la mail del Responsabile alle dieci e mezza di sera.
Ma i prezzi?
Ora vi facciamo venire il mal di stomaco con un po’ di prezzi. Si parte da 979 euro dall’iPhone17 base, e poi a salire fino ai 1489 euro per il PRO MAX, quello con duemila funzioni che non userete mai. Le altre due diavolerie tecnologiche invece: AirPods Pro 3 sempre 249, come il modello precedente, mentre per gli Apple Watch si va da 279 fino a 909, a seconda di quanto volete fare i fighi in ufficio. L’Air invece viene 853 euro, lo stesso prezzo dell’iPhone 16 Pro dell’anno scorso. E ora forza, a lavurà: c’è tempo fino al 19 settembre per mettere da parte un po’ di spicci.
La stagione tech è partita col botto. Che ne pensate?
Autore: @illettoresnob