Vi ricordate quando con 50 euro facevamo la spesa “sereni”? Bei tempi. Secondo l’Istat, oggi gli alimentari in Italia costano quasi il 30% in più rispetto al 2019. Praticamente in cinque anni il carrello della spesa si è trasformato in un piccolo mutuo. Possiamo dire che ce ne eravamo accorti? Diciamolo.
L’Istat conferma: +30,1% rispetto al 2019
Nella sua ultima Nota sull’andamento dell’economia, l’Istat racconta quello che tutti abbiamo già intuito passando davanti al banco frigo: mangiare è diventato un lusso. A luglio 2025, i prezzi dei beni alimentari – quindi cibo e bevande non alcoliche – erano più alti del 30,1% rispetto al 2019. Una bella botta, anche se – dice l’Istat – “siamo messi meglio della media europea”. Mal comune…
In media, nell’Unione Europea i prezzi alimentari sono aumentati pure di più, del 39,2%, con picchi in Germania (+40,3%) e Spagna (+38,2%). Solo la Francia se l’è cavata un po’ meglio (+27,5%), ma tanto noi siamo troppo impegnati a pagare 7 euro per un pacco di pasta “bio” per lamentarci davvero.
L’Istat sottolinea che il rincaro del cibo – che pesa quasi il 90% del carrello della spesa complessivo – ha gonfiato anche l’inflazione generale. A luglio era al 3,2%, ad agosto al 3,5%. E il divario con l’indice generale dei prezzi (quello influenzato anche dagli energetici) si è allargato fino a 1,9 punti percentuali.
Dal burro alle patate: i rincari da record
Ecco la classifica dei prodotti che più hanno alzato la cresta dal 2019. Spoiler: il burro è il nuovo Bitcoin.
| Prodotto | Aumento dal 2019 |
|---|---|
| Burro | +60,1% |
| Olio d’oliva | +53,2% |
| Riso | +52,0% |
| Cacao e cioccolato in polvere | +51,4% |
| Caffè | +47,6% |
| Olio di semi | +43,6% |
| Patate | +40,5% |
| Zucchero | +37,5% |
| Verdura fresca | +36,7% |
| Uova | +34,3% |
| Pollame | +32,8% |
| Frutta fresca | +32,0% |
| Acqua minerale | +30,9% |
| Formaggi e latticini | +29,8% |
| Pasta | +28,3% |
| Pane | +28,1% |
| Yogurt | +27,9% |
| Bibite analcoliche | +27,8% |
| Carne suina | +27,1% |
| Latte fresco | +24,9% |
| Carne bovina | +24,9% |
| Pesce e prodotti ittici | +24,2% |
| Alimenti per bambini | +23,6% |
| Farina e cereali | +23,3% |
| Birra | +17,7% |
| Vino | +2,8% |
Almeno il vino è aumentato solo del 2,8%. E con quello, si può ancora brindare — magari proprio a come siamo messi bene rispetto alla media europea.









