Prima casa? Il tuo regno è Ikea. Fai parte di una family con pargoli? Benvenuto da Stokke.
Sempre di design scandinavo semplice ed essenziale parliamo, ma pensato per i baby imbruttiti.
Ma andiamo per gradi — cosa che piacerebbe molto al signor Georg, fondatore dell’azienda.
Cosa rende Stokke una prima scelta per molti neogenitori? Due cose: la possibilità di utilizzare per più tempo uno stesso oggetto (almeno ammortizzi i costi) e la capacità di ridurre gli sbatti con soluzioni che crescono con il pupo. Insomma, hai un “compagno” utile, funzionale e che ti tieni per parecchi anni, con massima resa e minimo sforzo. Possiamo dire lo stesso di molte persone? Lascio a voi la risposta.
Brief su Stokke
Addentriamoci ora nel mondo Stokke. Fondata in Norvegia nel 1932 da Georg Stokke, l’azienda si fa un nome fin da subito nel design e nella produzione di arredamento di alta qualità. Il boom di fatturato degli anni ’50-’60 le permette di uscire dai confini nazionali: il punto di forza è una sedia reclinabile diventata poi un pezzo da collezione.
La svolta “baby”? Arriva intorno agli anni ’70, quando Peter Opsvik disegna la Tripp Trapp, una sedia (eh già, le sedie sono un must) che, a differenza di quelle tradizionali dell’epoca, permette ai bambini di vivere il momento di convivialità intorno alla tavola senza avere come vista il bordo del tavolo o i piedi degli adulti. Idea semplice, ma che funziona. Questa sola sedia resta uno dei best seller del marchio da oltre 50 anni e, ad oggi, ha superato le 12 milioni di unità vendute.

Da qui in poi, il business mette al centro i bambini: lettini, tavoli, passeggini e tutto ciò che serve nel quotidiano dei pargoli. Il loro sviluppo e i legami con il resto della famiglia sono al centro di ogni prodotto, e l’impegno dà i suoi frutti. Stokke diventa un punto di riferimento: i suoi prodotti ricevono premi su premi per innovazione, qualità e affidabilità.
La crescita è esponenziale e nel 2022 Stokke annuncia un record di fatturato, con un incremento del 93,8% rispetto al 2021. Nel piano di ampliamento ci sono anche diverse acquisizioni di brand specializzati. Sempre nel 2022 Stokke prende sotto la sua ala Babyzen, Mukako e Limas, oltre ad annunciare l’acquisizione di Evomove.
L’utile operativo di Stokke AS nel 2023 è stato di circa 42,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai circa 36 milioni di euro registrati nel 2022. E nel 2025? L’azienda è entrata in questo anno credendoci di brutto, e le performance globali sono in linea con i piani strategici.
I motivi del successo di Stokke
Ma, volendo proprio fare l’avvocato del Diavolo… davvero Stokke è così irresistibile? Me lo sono chiesta — pur essendo single e sfigliata. E la ricerca sul loro sito ha sortito effetti strani.
I prezzi non sono economici, diciamolo, ma già l’estetica è un punto enorme a suo favore. Oltre alle collaborazioni speciali che, se proprio si devono spendere soldi, almeno che sia per qualcosa che piaccia anche agli adulti. Qualsiasi riferimento ai coniglietti in collaborazione con Bonpoint o alle muffole per il passeggino è puramente casuale. Eh, va bene, anche il tavolo MuTable con sedie che sembrano fatti per i tè delle fatine scandinave ha il suo fascino.
Tornando però seri, la qualità è il pilastro dei prodotti Stokke. Il fatto che cambino pochissimo con il passare degli anni dimostra la loro effettiva funzionalità. Insomma, bella la parte “aesthetic” e instagrammabile, ma sotto c’è un prodotto che funziona — e questo è quello che conta.
Poi è vero: che ne sanno i pupi di oggi di lettini con doghe che si staccano e della possibilità di ribaltarsi male con zuccata sul tavolo? Nulla. Ma forse non serve sempre giocare a The Survivors per crescere bene.









