Morire non è mai un buon affare, a meno che tu non sia un Dio del rock. Non è il caso di noi uomini comuni, che possiamo quindi stare il più possibile alla larga anche da questo sbatti. Parliamo invece di Michael Jackson, uno che con gli alti e bassi di una carriera mastodontica è stato un king assoluto in una miriade di cose: canto, composizione, ballo, e pure recitazione. Dove lo ritrovi uno con una voce così, con un corpo snodabile così, capace pure di scrivere “Billie Jean”, “We are the world”, e altri capolavori che hanno accompagnato la giovinezza di tutti i boomer? No, non su linkedin.
Ecco perché, anche a distanza di sedici anni dalla morte (che poi sarà davvero morto?) la Michael Jackson Holding Limited continua a fatturare come se non ci fosse un domani, appunto. Forbes ha stilato la classifica dei defunti più profittevoli dell’anno, dove MJ domina come quando stava sul palcoscenico: dietro di lui altri nomi non da poco tipo Freddie Mercury, Bob Marley e Whitney Houston, ma che contro di lui non ce la fanno.
Numeri belli peso
Spariamo un po’ di cifre. Negli anni ’80 Jackson ebbe l’intuizione di acquistare il catalogo dei Beatles tramite una sua società chiamata ATV Music, che ovviamente deteneva anche i suoi. Bella mossa, perché quei 47,5 milioni di dollari (se iniziate a contare finirete quando avranno terminato i lavori in Piazzale Accursio) sono arrivati a fruttare qualcosa come 1,3 miliardi, che la Sony ha sborsato agli eredi per riprendersi i diritti sui pezzi targati Lennon McCartney. Ogni volta che mettevate Hey Jude alla festa del liceo, davate qualche centesimo (di lire) a MJ. Ora lo sapete.
L’altra cifra importante è 95, ovvero l’età della signora Katherine Jackson, mamma di Michael ancora viva, vegeta e parecchio sul pezzo. Grazie, direte voi, con tutti i danari che girano, ci mancherebbe se se ne fregasse dell’eredità del figlio, ma a quanto pare, più che la grana è l’immagine che le sta a cuore, dal momento che l’estate scorsa si è opposta all’offerta dei seicento milioni di dollari della Sony per la seconda tranche del catalogo. Alla fine ha perso, ma standing ovation per lei: pochi riescono a guadagnare così tanto in un colpo solo, ma solo la mamma di MJ può dire di no a una cifra simile.
Ma il catalogo è solo una delle tante attività che contribuiscono a generare questa quantità smisurata di cash. Michael Jackson, che agli inizi degli ottanta è stato la musica, si è addirittura spinto oltre, diventando un brand globale trasversale a paesi e generazioni, in grado di mandare avanti una baracca gigantesca per chissà quanto tempo ancora. Come?
Streaming: non ci sono più i mangianastri ma chissene: Jackson ha switchato alla grande sulle nuove piattaforme. Un botto di gente ascolta ancora Man in the mirror, Smooth criminal, Bad, magari dandoci dentro con le anche (e con il Voltaren). Dopo l’uscita del teaser del biopic (ne parliamo tra poco), anche uno dei brani più famosi di Michael Jackson, Thriller, è tornato a svettare nelle classifiche musicali. Il brano si è ripiazzato nella top 10 della classifica Billboard Hot 100, e Michale Jackson è diventato il primo artista a piazzare un singolo tra i primi dieci in sei decenni diversi. Tanta roba.
Spettacolo: La holding detiene di diritti di MJ:The Musical e Michael Jackson: One del Circe du Soleil’s, inutile a dirsi, fra i più rappresentati a Broadway e Las Vegas.
Merchandising, licensing, video games: potrebbe essere una nuova legge di mercato: se c’è MJ, quella cosa si vende. E se si vende è ancora grazie a lui.
Cinema: Già, nel 2026 uscirà il biopic su MJ. Del resto era solo questione di tempo: dopo Elvis, Freddie Mercury, Lady Gaga, Springsteen… restava solo il kolossal su Enzo Ghinazzi in arte Pupo. Poteva mancare il filmone su Michael Jackson? Ovviamente no, e infatti eccolo, e anche noi siamo già curiosi di vedere in azione Juliano Valdi, fenomeno social per le sue imitazioni di Jackson bambino, oltre che il protagonista Jaafar Jackson, figlio di Jermaine, fratello di Michael.
Il teaser è già record
A proposito, lo avete già visto il teaser? È stato rilasciato due settimane fa e siamo già sui milioni di visualizzazioni, un record: il trailer del biopic, Michael, è infatti il più visto di tutti i tempi in sole 24 ore. Dalle immagini sembra essere tanta roba e siamo certi non ci deluderà. Quindi, per favore, mettetevi una mano sul cuore e l’altra sul bancomat e allungate qualche spicciolo a mamma Katharine, che è anziana e ha tanto bisogno del nostro aiuto. Andate al cinema (cioè, aspettate il 24 aprile 2026) e saprete di aver fatto una buona azione.
Alla fine è stato calcolato che da quando ci ha lasciati nel 2009, MJ abbia tirato su qualcosa come 3,5 miliardi di dollari, occupando meritatamente il trono della classifica dei ricconi scomparsi. Sono le classifiche che ci piacciono, no? Ma una domanda sorge spontanea: meglio vivi e alle prese col mutuo o trapassati ma con risorse illimitate? Già lo sappiamo: “Che te ne fai dei soldi se non li puoi spendere?” risponderebbe l’Imbruttito prima di ordinare un altro Negroni. Sì ma così sembra troppo facile, forse è meglio rifletterci un po’.
Autore: Francesco Cellini









