Meno sbatti più relax. Per i milanesi doc con casa al mare in Liguria potrebbe essere l’anno della svolta, perché finalmente è arrivata l’Alta Velocità nella tratta Milano-Genova.
Ieri, 15 marzo, si è tenuta la corsa inaugurale del Frecciarossa che collega i due capoluoghi e che renderà felici tutti quei pendolari del weekend che ogni primavera/estate si riversano sulle autostrade, invocando i santi del paradiso, o affollando carrozze di treni fatiscenti e decisamente poco comodi.
Aspettate a stappare le bottiglie però.
In quanto a tempi, a dire il vero, non c’è questa grande differenza, almeno sulla carta: il Milano-Genova dell’Alta velocità prevede un viaggio di 75 minuti (con arrivo a Milano Rogoredo alle 8,24 e Milano Centrale alle 8,35), appena una decina di minuti in meno rispetto ai treni in circolazione finora (se si escludono i ritardi, così costanti da essere più rassicuranti della puntualità) sulla stessa tratta.
Il vero vantaggio, per il momento, è per i liguri che vorranno andare a Venezia, che eviteranno così di dover fare il cambio a Milano e potranno usufruire di un collegamento diretto con la Laguna.
Gli orari
Attualmente sono previste due corse, una al mattino da Genova piazza Principe alle 7.05 (e arrivo a Venezia Santa Lucia alle 11.10), l’altra in senso contrario nel tardo pomeriggio: alle 18.25 da Milano con arrivo a Genova piazza Principe alle 19.55 e Brignole alle 20.03.
Orari che vanno incontro alle esigenze di chi deve fare Milano-Genova (e, soprattutto, viceversa) in giornata per lavoro, ma che poco si sposano con quelle degli irriducibili del weekend a Santa.
Bisognerà aspettare l’arrivo dell’estate per vedere se saranno inserite nuove corse anche per i pendolari del mare.
Le polemiche
La notizia dell’arrivo dell’Alta velocità in Liguria in ogni caso non è stata accolta con troppo entusiasmo. Chi usa quella tratta tutti i gironi, infatti, auspicava che l’arrivo del Frecciarossa fosse accompagnato da un restyling dei binari e dell’intera linea ferroviaria, che in certi tratti è ancora a binario unico.
Molti temono che l’aggiunta di un treno veloce, senza le infrastrutture adatte e nel già sovraffollato tabellone, possa causare solo altri ritardi e malumori (per usare un eufemismo).
Insomma, se le cose rimangono così, potrebbe rivelarsi solo una Giargianata.
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