Quante volte, passeggiando in Corso Sempione, ci siamo detti: «Che bellezza, sembra quasi di essere a Parigi»?
E quante volte, passeggiando sugli Champs Elysées ci siamo detti: «Certo che si vede che non siamo a Milano»?
Ben presto non sarà più così: nei cassetti del nostro Comune, infatti, è custodito un progetto secondo il quale Campi Elisi parigini e il Corso Sempione meneghino si assomiglieranno sempre di più. Persino più di così!
Se, infatti, una somiglianza salta all’occhio per via dell’Arco su cui entrambi si affacciano (della Pace qui a Milano, di Trionfo a Parigi), è altresì evidente che, escludendo il tratto iniziale, al nostro Corso manchi ancora un certo non so che…
Probabilmente, l’origine napoleonica condivisa dai due non è sufficiente per allontanare, non solo metaforicamente, il vicino Viale Certosa, che ci fa fare un salto dalle stelle alle stelle nel giro di pochissimi isolati.
Ecco perché il Comune ha scelto di investire un’importante somma di denaro per dare più ampio respiro alla parte parigina del Corso, costruendo nuove piste ciclabili e percorsi pedonali ampi, lungo tutta la strada: in questo modo si potrà arrivare direttamente fino a Pero in bicicletta!
E quando arrivano le bici, già lo sapete, spariscono le auto. Così addio parcheggi! Anzi, adieu!
Già lo sappiamo: alcuni di voi penseranno che si tratta di una splendida iniziativa, altri invece (primi fra tutti residenti e parenti e amici di residenti) si staranno mettendo le mani nei capelli pensando agli anni di cantiere e alla lotta per il posteggio.
I più polemici di voi, e forse i più saggi, si chiederanno se tutti quei soldi non sarebbero stati meglio spesi in altre zone, magari periferiche, o semplicemente in un altro modo.
Ma, come si suol dire, non si può far contenti tutti, ça va sans dire!
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