Se la febbre fa 90, la vecchiaia fa 20. Dopo le serie tv, le Polly Pocket e Britney Spears con i codini, anche le università ti fanno pesare il tempo che passa. La Bicocca, la seconda statale di Milano, ha appena spento 20 candeline con tanto di party. E che party!
Messi da parte per un giorno libroni e dispense, il 12 giugno si è festeggiato il ventesimo compleanno a suon di musica con il Coro Bicocca, Radio Bicocca, Claudio Cremonesi e il ballerino – étoile della Scala – Roberto Bolle ha preso parte ai festeggiamenti con tanto di lezione su Il ruolo della danza per l’individuo e la società, trasformatasi poi in performance.
Si, certo che c’era la torta, grande quanto l’edificio. Che anniversario sarebbe altrimenti?
Se ormai l’usanza del regalo sembra superata, non la pensa così la Bicocca che si è regalata – e ci ha regalato – un gusto di gelato omonimo: il Bicocca, ovvero amarena e timo, gustabile tutta l’estate nelle gelaterie dell’associazione Compagnia Gelatieri – Narratori di Gelato di tutta Italia, ideatori di questa particolare combinazione.
Dulcis in fundo, dal 12 al 30 giugno i festeggiamenti si concluderanno con la mostra fotografica Bicocca20: auguri a tutti noi, situata al piano terra dell’edificio U6.
Due chicche al volo: fondata nel 1998 sulle ceneri delle Fabbriche Pirelli, nasce con la volontà di riqualificare ex aree industriali, all’epoca in disuso e per non stipare – stile pulmino indiano – il numero in continua crescita di studenti nelle sedi della Statale.
L’emblema scelto è un ottaedro, mutuato dal De Divina Proportione di Luca Pacioli che rispetto all’originale, ha eliminato le linee intermedie sostituendole con una gabbia: simbolo della multidisciplinarità che contraddistingue da sempre l’uni Bicocca.
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