Se pensavate che andare in after in ufficio (o fare le ore piccole, come dicono le nonne) mettesse a dura prova solo il vostro livello di sopportazione di colleghi e genere umano, siete alquanto naif.
I giapponesi hanno calcolato che il poco sonno influisce persino sulle casse aziendali nazionali, con un costo pari a 138miliardi di dollari l’anno. Insomma, non solo rompete le palle agli astanti, ma siete pure un peso a livello economico.
Per questo, il fornitore di servizi di information technology Nextbeat ha trovato una soluzione perfetta: il sonnellino in azienda.
Per migliorare l’efficienza dei propri dipendenti, infatti, sono state create due camere – una per uomini e una per donne – in cui aromaterapia e dispositivi in grado di attenuare i rumori provenienti dall’esterno facilitino l’amatissima pennichella.
Non solo. Agli impiegati è stato chiesto di non spaccarsi a suon di straordinari e lasciare l’ufficio al massimo entro le 21. Tutto ciò per diminuire il numero di Karoshi, la morte per troppo stress-lavoro.
Ci sono persino aziende che offrono incentivi finanziari a chi evita gli straordinari e se ne va a letto a un orario decente.
I lavoratori giapponesi sono quelli che, secondo un’indagine condotta su 28 paesi, dormono meno di tutti: si parla di 6 ore e 35 minuti a notte. Per questo il governo e il Ministero della salute non bacchettano chi fa inemuri, ovvero, si addormenta in pubblico: anzi, è una pratica vista positivamente in quanto indice di impegno professionale e di non pigrizia.
Da noi sarebbe subito pronti il secchio d’acqua, lo sputtanamento social e pure una lettera di richiamo.
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