Ci son 230 (nuove) emoji e un bradipo, due piccoli fenicotteri, l’aquilone (reale), un cane guida e un waffle, non manca più nessuno, solo non si vedono i due… Centimetri di cazzo?
Bisogna per forza di cose sdrammatizzare. Emojipedia ha annunciato le nuove aggiunte del 2019 alla libreria di faccine più utilizzata al mondo, e diciamocela tutta: una non poteva che attirare la nostra attenzione.
In confronto i dreads di Patty Pravo sono una manna dal cielo, un unguento per l’anima.
Tra un cerotto, uno stetoscopio e una disabilità, c’è l’emoji definitiva, colei che porterà a un livello ancora superiore le disquisizioni culturali che – tra amiche e sconosciute nei bagni dei locali – riguardano quei poveretti dei trombamici, fidanzati, amici e chi più ne ha, più ne metta.
Le ditina che simboleggiano il tanto così – piccolo così vogliono dire solo quello. Non ci sono cazzi, per l’appunto. Le polemiche, manco a dirlo, non si sono fatte attendere. Poi bhè, a dirla tutta: tra puzzole, banji, cipolle e ricoh, non penserete davvero che il loro inventore prevedesse conversazioni degne di un’ivy league university o un Nobél…