Prima di sventolare le bandierine e chiamare il parentado, bisogna gettare un cono di luce sul premio in questione: i Global Fine Art Awards di New York non sono altro che il primo programma al mondo creato per mappare le mostre – arte, cultura e design – più curate al mondo all’interno di musei, gallerie, fiere, biennali e installazioni pubbliche.
Ora che siete studiati in materia e avete ben capito di cosa di parla, potete anche sbocciare: due candidature italiane su due – nello specifico, milanesi – si sono portate a casa la vittoria.
Abbiamo fatto un figurone grazie ad Ambienti di Lucio Fontana – categoria esposizione individuale – allestita al Pirelli HangarBicocca e la mostra sull’arte e la società in Italia durante gli anni del fascismo – premiata nella sezione mostre collettive – di Fondazione Prada.
Nelle rispettive categorie Pirelli e Prada hanno completamente eclissato istituzioni di fama mondiale come Tate Modern, National Gallery e British Museum (Londra); Whitney Museum e Guggenheim (New York); Museo Reina Sofia (Madrid), San Francisco MoMa; Museum of Fine Arts (Boston) e infine il Guggenheim di Bilbao.
Il sindaco Beppe Sala su Facebook ha manifestato il suo entusiasmo ringraziando le nostre api regine dell’arte per «aver portato Milano sul tetto del mondo attraverso due mostre davvero strepitose» – confermandone il potenziale – e «quanto la nostra città, vivace e innovativa, sia pronta a ricoprire un ruolo internazionale anche a livello culturale e artistico.
I due riconoscimenti e la piega che sta prendendo Milano in termini di innovazione, opere pubbliche e collaborazione tra pubblico e privato, fanno davvero urlare a gran voce: Milano a place to be!
Per chi se le fosse perse, vi raccontiamo in breve le due mostre vincitrici, entrambe risalenti al 2018:
Ambienti/Environments di Lucio Fontana consisteva nell’allestimento all’interno dello spazio postindustriale di Pirelli di 9 ambienti spaziali e 2 interventi ambientali dell’artista italo-argentino, noto ai più per i tagli nelle tele.
Per quanto riguarda Fondazione Prada, la mostra Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943 non era altro che una ricostruzione, tramite quadri e sculture, dello Stivale durante il periodo della dittatura.
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