Il nome avrebbe dovuto evocare il concetto di eccellenza, di extra, extra-vaganza compresa. Avrebbe dovuto offrire ai clienti ciò che gli altri luxury store non erano in grado di offrire, rispondendo alle richieste di quella Milano sempre alla ricerca del pezzo unico da sfoggiare. Non a caso era un mix perfetto tra la crème de la crème dei brand più noti con quelli di ricerca.
Sette piani e 4mila mq di megastore – recentemente ristrutturato dall’archistar Jean Nouvel e arredato da Vincenzo De Cotiis – in grado di offrire «un’esperienza unica di shopping, tra fashion, beauty, accessori, food e design» non sono serviti granché, perché Excelsior Milano di Galleria del Corso 4 è kaputt.
Il gruppo Coin ha chiuso i battenti di questa sua dispendiosa creatura precisamente il 31 dicembre 2018, perché, forse, gli occhi erano più grandi dei portafogli dei suoi avventori. Ma non disperate: si vocifera che il defunto multistore potrebbe rinascere dalle proprie ceneri in piazzale Cordusio. Ancora, però, nessuna conferma.
È appurato che verrà ingloriosamente rimpiazzato dal marchio di lingerie americano e cosmesi Victoria’s Secret, che in collaborazione con il gruppo Percassi, aprirà così il suo terzo flagship store italiano.
Fintanto che il movimento #metoo non provvederà, come nel paese d’origine, a farli fallire.
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