Ci sono certi giorni che all’Imbruttito semplicemente non gli devi rompere il cazzo. Perché? Beh, se ve lo state chiedendo vuol dire che non avete capito nulla. È così e basta.
Milano è una città che si basa sull’Imbruttimento, e che quindi doveva necessariamente trovare un primo cittadino in grado di rappresentarla anche nei suoi aspetti più irrazionali.
Ora, con queste premesse, non è dato sapere come mai Beppe Sala avesse la stessa propensione al dialogo di Vittorio Sgarbi settimana scorsa, ma un po’ ci ha emozionato vederlo così.
Il motivo dello scoglionamento è stata la proposta del Vice Premier Di Maio di tenere chiusi gli esercizi commerciali la domenica. Immancabile il commento del sindaco, con un diplomatico: «Lo facessero ad Avellino, qui a Milano non ci rompessero le palle».
Che sogno, fifty shades of Imbruttimento con Beppe Sala nel ruolo di super sexy Mr. Grey.
Ecco, qui qualcuno con un minimo di conoscenza della regola generale di cui sopra (All’imbruttito non gli devi rompere il cazzo) avrebbe probabilmente lasciato correre. A Gigino Di Maio, invece, questa regola non l’ha spiegata nessuno, tant’è che avrebbe addirittura osato controbattere:
«Per Sala i diritti delle persone sono una rottura di palle – scrive -. Nessuno vuole chiudere nulla a Milano né da nessun altra parte, ma chi lavora ha il diritto a non essere più sfruttato. Questo rompe le palle a un sindaco fighetto del Pd? E chi se ne frega!»
Come prevedibile il sindaco non ci ha visto più. Si è prontamente lanciato sull’iphone e ha Twittato come il Donald Trump dei giorni migliori:
Quando il Ministro Di Maio avrà lavorato nella sua vita il 10% di quanto ho fatto io, sarà più titolato a definirmi “fighetto”. Non ho altro da aggiungere.
— Beppe Sala (@BeppeSala) 10 novembre 2018
Non sapremo mai perché il sindaco fosse così Imbruttito in questi giorni. Alcuni millantano che tutto lo stress fosse dovuto alla prospettiva di Atalanta – Inter a Bergamo. Il primo cittadino, noto sostenitore dei nerazzurri, sapeva benissimo come l’Inter non vincesse a Bergamo dal 1700 e che le possibilità di rovinarsi il pranzo della domenica fossero altissime.
Considerato che poi l’Inter ha perso 4-1, noi, fossimo in Di Maio, opteremmo per il mutismo selettivo.
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