La Treccani, nel dare una definizione dell’aggettivo sincero, ricorre alla sua etimologia latina sincerus, «non mescolato, fatto di un solo elemento, di una sola sostanza», e quindi «schietto, puro». Sincero è l’amico che non ti tradisce mai; colui che non cambia atteggiamento in base al luogo in cui si trova e alle persone con cui ha a che fare; quello che ti dà sempre un’opinione che arriva dal cuore e che non cade nel trappolone di trasformarsi in una banderuola che va dove soffia il vento.
Dell’amico sincero ci si fida a prescindere anche per via della sua immutabilità nel tempo: si potrebbe dire la stessa cosa di alcuni luoghi?
Per l’account Instagram PostiSinceri (@postisinceri), la risposta è senza dubbio sì.
Posti Sinceri celebra «le bocciofile, le trattorie e i circolini di Milano», posti (e non posticini, sia ben chiaro) veri, non toccati dalle mode, dalle influencer, dai foodie che fanno le foto dall’alto ai piatti, dai wannabe alla ricerca dell’ultimo locale teatro di selfie fintamente scazzati.
Posti Sinceri è anche l’ultimo baluardo di una Milano che sta scomparendo. Non è nostra intenzione fare i nostalgici: siamo i primi a sostenere che l’arrivo di grandi catene e megastore regali un maggiore respiro internazionale alla nostra città, ma vorremmo pure che queste due anime – il vecchio e il nuovo – riuscissero pacificamente a convivere.
Ultimo ma non meno importante, Posti Sinceri rappresenta una validissima alternativa se siete stufi di pranzare o cenare in ristoranti che – a fronte di porzioni da poveri stronzi – vi presentano un conto manco aveste mangiato per una squadra di rugby.
Qui troverete una bella lista di trattorie ruspanti, con la tovaglietta a quadri o di carta, il vino della casa, il servizio verace, il buon cibo – e non il food – a prezzi onesti. Sono tutti locali storici in cui, a fine pasto, val la pena intrattenersi a parlare con i titolari, autentici depositari di una tradizione spesso millantata altrove, ma altrettanto spesso farlocca.
Quindi insomma, ci piacerebbe schiacciare un cinque alto virtuale a chiunque abbia avuto l’idea di aprire un account del genere su Instagram, che in quanto Imbruttiti ci sentiamo in dovere di segnalarvi: non è d’altronde questa, la Milano che amiamo di più?
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