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Molfetta a luci rosse: le luminarie della festa patronale sono “oscene” e la ditta è costretta a rimuoverle

Arriva da Molfetta, il comune in provincia di Bari, la particolare vicenda che ha per protagoniste alcune luminarie ritenute un po’ troppo osé. L’occasione è la festa patronale in onore della Madonna dei Martiri che si terrà il prossimo 8 Settembre. E, come tradizione vuole, anche questo comune di poco meno di 60mila abitanti si […]

Arriva da Molfetta, il comune in provincia di Bari, la particolare vicenda che ha per protagoniste alcune luminarie ritenute un po’ troppo osé.

L’occasione
è la festa patronale in onore della Madonna dei Martiri che si terrà il
prossimo 8 Settembre. E, come tradizione vuole, anche questo comune di poco
meno di 60mila abitanti si prepara a festeggiare il proprio patrono con
installazioni – a quanto pare – degne
di nota.

Già, perché questa volta le luminarie installate per le vie della città non sono passate inosservate. La polemica è iniziata seguendo l’iter tipico dei nostri tempi: una foto pubblicata sui social network – condivisa e commentata da molti – che nel giro di poche ore ha scatenato un putiferio.

Il motivo?
Le luminarie sono ritenute un po’ troppo osé. In particolare, i protagonisti di
tutta questa burrasca sono due uomini muscolosi rappresentati proprio come mamma li ha fatti.

Una virilità messa in mostra che secondo alcuni cittadini poco ha a che fare con lo spirito della festa. La polemica ha avuto gli effetti sperati: a poche ore dalla loro installazione, le due figuri maschili sono state rimosse.

Dalla loro
parte si schiera Lucio Mariano, della Mariano Light, la ditta colpevole dell’installazione dei due omaccioni. Stando alla sua dichiarazione
è la prima volta che capita una cosa del genere.

Le stesse luminarie sono state installate in molti altri comuni, tra i quali Gallipoli e Galatina e nessuno si è mai lamentato della loro oscenità. Il titolare ha spiegato che si tratta di due opere realizzate negli anni ’50 da suo padre e che niente hanno a che vedere con le accuse ricevute. In realtà rappresentano due uomini che indossano una stola, un paramento usato proprio per coprire la nudità degli uomini.

Insomma, sembra più una storia da commedia all’italiana. Peccato sia il 2019 e non gli anni ’50.

Credit immagine di copertina

Articolo scritto da Francesca Solazzo

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