Ci siamo, il futuro di San Siro sta piano piano prendendo forma. Milan e Inter hanno presentato ieri i due progetti finalisti per la realizzazione del nuovo stadio: gli Anelli di Milano del consorzio italo-americano Manica-Cmr Sportium e la Cattedrale di Populous, studio di architettura americano.
Adesso la palla passa al Comune che dovrà presentare entro il 10 Ottobre la dichiarazione di Pubblica Utilità e – quindi – decidere se effettivamente si farà o no il nuovo impianto. Qualora la risposta dovesse essere affermativa, spetterà di nuovo alle due società calcistiche scegliere tra i progetti.
Il nome del primo, Anelli, richiama la forma che avrà la nuova struttura. Due anelli che sembrano sospesi e rappresentano le due squadre della città che, insieme, danno vita alla nuova realtà di San Siro.
Un concept che punta verso il futuro ma che allo stesso tempo non dimentica i richiami al passato. Accanto a San Siro, infatti, sorgerà un centro commerciale la cui copertura avverrà con il prato del vecchio Meazza, a dimostrazione che futuro e presente non devono per forza contrapporsi.
La facciata sarà caratterizzata da pannelli con i volti di 16mila tifosi, in un’atmosfera che grazie a giochi di facce e colori cambierà continuamente.
Il progetto dello studio di architettura Populous, invece, ha un impianto forse un po’ più tradizionale. Già il nome, La Cattedrale, richiama uno dei simboli di Milano.
È concepito come un parallelepipedo la cui struttura richiama le guglie del Duomo. Un progetto che, secondo le dichiarazioni degli architetti, deve rimandare alla città stessa, rappresentando l’architettura tradizionale del capoluogo meneghino.
Anche in questa seconda versione c’è una particolare attenzione al passato. Al posto dell’attuale campo da gioco, infatti, sorgerà un museo dedicato proprio a San Siro.
Il tutto immerso in 22 acri di prato che, insieme all’utilizzo di pannelli fotovoltaici e ventilazione naturale, offre al progetto un’impronta decisamente sostenibile. Anche in questo caso, grazie all’utilizzo di led, l’impianto cambierà colori a seconda dell’evento che ospiterà.
E voi, Imbruttiti, quale preferite?
Articolo scritto da Francesca Solazzo
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