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Disciules: è arrivata l’app che ti insulta se non vai in palestra

L’estate 2019 ce la siamo finalmente tolta dai coglioni. Sì, tutti pensavamo che saremmo riusciti a sfoggiare un corpo snello e aitante come quello dei modelli Dolce&Gabbana su una barca, a bere Martini ghiacciato, cullati dalle onde del mare. Risultato: siamo finiti per assomigliare alla barca. Ma arriva sempre, col ritorno dalle vacanze, quella voglia […]

L’estate 2019 ce la siamo finalmente tolta dai coglioni. Sì, tutti pensavamo che saremmo riusciti a sfoggiare un corpo snello e aitante come quello dei modelli Dolce&Gabbana su una barca, a bere Martini ghiacciato, cullati dalle onde del mare. Risultato: siamo finiti per assomigliare alla barca. Ma arriva sempre, col ritorno dalle vacanze, quella voglia di rimettersi in forma e partire in quinta in vista della prossima estate. E quale migliore soluzione se non quella di iscriversi in palestra già a settembre?

Però non prendiamoci in giro, si sa: durante le prime settimane si parte sempre carichi a mille, emulando la routine di Jury Chechi in preparazione alle Olimpiadi del 1996 e poi, irrimediabilmente, l’ecatombe. Ché il problema non è tanto andare in palestra, quanto la costanza. Ogni scusa diventa perfetta per saltare e posticipare a un altro giorno, mese, anno, decennio. Che tanto la palestra è là, mica scappa, la serie da finire su Netflix no.

Ma finalmente, dall’alto di qualche coscienza proteica e cuore devoluto al tapis roulant, la soluzione che tutti noi procrastinatori stavamo aspettando: Abusive Gym Reminder, questo è il nome dell’app, scaricabile gratuitamente, che si appresta a insultarci ogni volta saltiamo l’appuntamento con la palestra.

Funziona in maniera molto semplice: dopo aver caricato i propri dati personali, bisogna inserire le giornate in cui si andrà presumibilmente ad allenarsi e il nome delle palestre più vicine. Ogni volta che si salta un allenamento, l’applicazione invia automaticamente una notifica d’insulti, il cui livello d’aggressività può essere personalizzato: passivo-aggressivo, offensivo o abusivo. Insomma: come se avessimo Mara Maionchi in tasca pronta a rimetterci in riga.

Cretino, morirai da solo, Sei un nullafacente o Disastro sono solo alcuni degli esempi di insulti che l’app invia per incrementare il rimorso di coscienza. Gli ideatori pensavano infatti che uno dei pochi modi di aumentare la costanza d’allenamento fosse proprio quello di leggere, nero su bianco, ciò che pensiamo rispetto a noi stessi proprio quando non manteniamo la parola su un impegno preso. Di converso, per altri potrebbe invece finire per demotivare definitivamente..

Io l’ho scaricata e, attendendo che il rimorso di coscienza si palesi, aspetto anche che passi la voglia di rimordere il panino con la mortazza che mi chiama dalla cucina. Arrivo amore, arrivo tranquillo: silenzio quell’app di merda e ti addento tutto.

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