Ho ricevuto tante delusioni nella mia vita (fate pure partire Adele o un motivo drammatico tipo quello che accompagna le lettere di Maria De Filippi). Ricordo per esempio quella volta alle elementari in cui un mio disegno fu rifiutato a un concorso dove vincevano praticamente tutti.
Oppure quella volta che ho scoperto di non essere stato inserito nella lista dei più carini della scuola da una ragazza che mi aveva promesso il podio (traditrice, adesso è sposata con uno che sembra Cornelius del Pianeta delle Scimmie). Dopo sono seguite: svariate delusioni amorose, colloqui senza feedback e messaggi visualizzati senza risposta.
Insomma, le classiche ingiustizie che conosciamo tutti. E che ci hanno insegnato che i rifiuti vanno accettati così, stoicamente, senza farsi troppe domande o, alla peggio, ripiegando le nostre frustrazioni negli zuccheri raffinati.
Finché un giorno non cominci a usare Tinder. Tinder, per quei due o tre che fingono di non saperlo, è la fantastica app che ti promette di incontrare la tua dolce metà, il tuo +1 ai matrimoni, la tua serata di sesso sfrenato, attraverso un meccanismo molto semplice e democratico: scorri un nutrito gruppo di persone di qualunque sessualità, genere, età, religione, etnia, e con un pratico swipe a destra, scegli quello/a che più aggrada i tuoi desideri o velleità sentimentali. Se la persona che hai swipato ricambia, ecco che scatta il match e si può finalmente cominciare a conversare e conoscersi.
Facile, no? Se non fosse per un piccolo e insignificante dettaglio: la gente non ti risponde, nonostante abbia mostrato interesse per te. Ti ignora, dopo averti apprezzato. Ora, non sono qui a parlare di educazione e di buone maniere, di galanteria o di retaggi di chevalerie andati perduti per sempre. Sono qui solo per dirvi che non siete soli. E anche per provare a trovare qualche spiegazione logica a questa nuova, inspiegabile, ingiustizia che ci colpiscce tutti.
1_E’ stato un terribile errore
La perdita di sensibilità alle mani o una semplice distrazione della corteccia motoria ha fatto sì che il vostro match abbia accidentalmente espresso una preferenza nei vostri confronti. Col risultato che si è trovato davanti voi, a cui non concederebbe una chance neanche se foste l’ultimo essere vivente sulla terra con un apparato riproduttivo.
2_Erano sicuramente ubriachi
Sapete quelle persone che, dopo due bicchieri di Dolcetto D’alba, cominciano a trovare affascinante e scopabile anche Bruno Vespa? Quelle che, in preda ai deliri di sostanze di varia natura, ci provano con chiunque e si ritrovano a letto con la nonna del proprio migliore amico? Ecco, anche loro usano Tinder.
3_Sono riusciti a captare la tua disperazione
Sono convinto che Tinder abbia installato un software che, in qualche modo, attraverso la fotocamera o il movimento convulso delle nostre dita, riesca a captare la nostra disperata ricerca di amore e contatto fisico e la notifichi immediatamente dall’altra parte dello schermo. Insomma, voi vi rispondereste?
4_Nel frattempo si sono sposati e hanno dimenticato di disattivare Tinder
Mentre voi siete lì che uscite distrutti da una relazione o da una frequentazione che vi ha fatto aumentare il numero di sedute dallo psicoteraputa, il vostro match nel frattempo ha trovato la sua anima gemella (su Tinder, ovviamente) ed è felicemente convolato a nozze. Adesso vive in un bilocale in centro e ha appena deciso di comprare un cucciolo di Pomerania.
5_Probabilmente sono morti
Ecco, sì. Questa è l’ultima spiegazione, assolutamente plausibile e papabile, che spieghi l’ennesimo rifiuto al vostro match!
A quelli che non rispondono invece, dico: eliminare i graffi dalla carrozzeria può essere molto costoso.
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