Occhio (è proprio il caso di dirlo) ragazzi! ‘Sto TikTok – il nuovo social media di moda tra giovani e giovanissimi – pare stia sfuggendo di mano ad alcuni.
Va bene avere un social solo per teenager (in attesa che i matusa sbarchino anche lì come accaduto su Facebook e Instagram), bene anche che in Italia gli utenti siano più di 3 milioni e le celebrieties (non proprio di primo pelo) comincino a sbarcarvi. Bene, ma non benissimo però, che le challenge nate sulla piattaforma si spingano al limite della follia.
Ma facciamo un passettino indietro.
TikTok permette di condividere clip della durata di 15-60 secondi abbinate a musica, effetti sonori e filtri. I video comprendono generalmente balletti, mini-sketch comici, parodie musicali o lip-sync e sono caratterizzati da un montaggio velocissimo e intuitivo.
È di questi giorni la notizia che un giovane studente americano, Greg Lemmers, ha postato una clip in cui, munito di un sacchetto di plastica dal contenuto non meglio identificato, dopo averlo posizionato su un occhio, questo abbia improvvisamente cambiato colore. Parliamo dell’iride, ovviamente. Il piccolo chimico ha poi rivelato la composizione della miscela: candeggina, detergente per le mani e schiuma da barba. That’s all.
Ma il sedicente muser – questo il nome degli influencer di TikTok – non ha forse pensato all’effetto di un simile esperimento sul pubblico: ci è voluto un nanosecondo per passare al virale. La Bright Eye Challenge – questo il nome del pericoloso esperimento – guadagna 300mila like, 3mila commenti e 25mila condivisioni, ma provoca anche il lancio del guanto di sfida in chiave social. E così tutti a provare l’iride cangiante generata dal miscuglio di prodotti casalinghi, con esiti che si presumono dannosi. Tanto che il suo ideatore ha dovuto fare una brusca retromarcia, non si sa ancora quanto efficace, inserendo nuove clip per dissuadere i giovani seguaci dalla pericolosa emulazione del suo giochetto.
Ma il fervore e la competizione sono veloci, e sulla rete lo sono ancora di più. Così Juliagoolia69, capito il trucco, ha riproposto l’esperimento attraverso il montaggio di diversi video in sequenza, regalando ancora più spettacolarità e popolarità a questo passatempo idiota. C’è da augurarsi che Julia, nel suo nickname, abbia invertito le due cifre per apparire più emancipata piuttosto che tradire con quelle una data di nascita un po’ troppo anacronistica per il popolo di TikTok. Perché sei sei del ’96 e fai ‘sta cazzata è un conto, se sei del ’69 è tutta un’altra storia.
[Update: TikTok, tramite i suoi portavoce, ci tiene a precisare quanto segue: “Promuovere un ambiente sicuro e positivo all’interno della piattaforma è la nostra priorità assoluta e ci impegniamo con massima serietà a garantire un luogo sicuro per la nostra community. Questa challenge viola le nostre linee guida, che delineano le linee di condotta e spiegano come ci aspettiamo che la nostra piattaforma venga utilizzata in modo positivo e sicuro. Sebbene l’intenzione dell’utente che ha creato la challenge fosse quella di fare uno scherzo, per proteggere la nostra community abbiamo rimosso i video che hanno violato le nostre policy.”]
Articolo scritto da Maria Teresa Falqui
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