L’Imbruttito, da sempre, ha un rapporto abbastanza complesso con l’autocritica.
Noi che in Milano vediamo un perfetto e imperituro baluardo contro le forze del Giargianesimo, facciamo davvero fatica anche solo a prendere in considerazione che ci possa essere qualcosa che non vada nella nostra città.
Come penso sappiate, lo scorso mese è stata pubblicata la classifica sulle metropoli più inquinate del mondo. Classifica che vedeva Milano tristemente spiccare al quinto posto davanti a mostri del calibro di Nuova Delhi e Pechino.
Come hanno reagito alcuni Imbruttiti? Semplice.
“È tutto finto, l’ennesima fake news dei poteri forti delle biciclette. A Milano si respira meglio che in Trentino e a volte in tangenziale ci sono anche le caprette che ti fanno Ciao”
Cari Imbruttiti, guardiamoci negli occhi: l’aria di Milano pulita pulita non è!
Bisogna fare qualcosa e i primi a volerlo dovremmo proprio essere noi che teniamo alla città più di qualsiasi altra cosa. Non è un caso che anche il Sindaco si sia esposto in primissima persona con una serie di norme volte a combattere l’inquinamento ormai fuori controllo.
Dal divieto di fumare alle fermate dei mezzi pubblici, passando per lo stop a tutte le caldaie a gasolio entro il 2023, fino ad arrivare al blocco auto della domenica.
Tutto bellissimo, ma si può fare di più e così anche noi del Milanese Imbruttito abbiamo deciso di non nasconderci e presentare cinque proposte (molto provocatorie) per risolvere il problema dell’inquinamento una volta per tutte.
Pronti? Via.
BLOCCO AUTO PER I PRIMI 2 WEEKEND DEL MESE
L’occasionale blocco auto domenicale può sicuramente dare i suoi frutti, ma che ne dite di dare alla misura una maggiore struttura e programmazione? Si va a fare serata tutti in bicicletta. V’immaginate poi che spettacolo sarebbe San Siro circondato da biciclette e monopattini invece che dalle vostre macchine Euro (meno)3 da poverata? Ovviamente, si può trovare uno sgamo permettendo a chi deve recarsi al lavoro (o ne ha bisogno per motivi seri) di utilizzare l’auto: il fatturato – comunque – prima di tutto.
ELETTRICO È BELLO
È tempo che diesel e benzina facciano la stessa fine delle nostre collezioni di schede telefoniche degli anni ‘90.
Il futuro non può che essere dell’elettrico.
Che ne dite di concedere generosi sgravi fiscali a tutti coloro che sceglieranno di acquistare un’automobile elettrica invece della solita giargianata a benzina?
Ok, la durata della batteria potrà anche essere un limite, ma sicuramente per la stragrande maggioranza dei pendolari l’autonomia è più che sufficiente.
Arrivo in ufficio, macchina in carica e taaac… è lì pronta per riportarti a casa alle 18.
STOP AI FORNI A LEGNA
Le combustioni, vuoi che siano della caldaia o della sigaretta, vanno solitamente di pari passo con l’inquinamento, e i fumi dei forni a legna non sono ahimè da meno.
Per rendere davvero vivibile il centro città di Milano sarebbe quindi necessario porre uno stop ai forni a legna. Un divieto che si estenderebbe almeno a tutti gli esercizi di ristorazione dell’Area C.
Come dite? La pizza? Si farà con il forno elettrico, che come direbbe Caressa cambia pochissimo…
RISCALDAMENTO MAI PIU’ SOPRA I 19 GRADI
Basta con questi impianti di riscaldamento fissati a 25 gradi da novembre ai primi di marzo. Il troppo caldo artificiale è non solo nocivo per la nostra salute, ma è anche una delle principali cause d’inquinamento dei tempi moderni.
E se fa freddo? Suvvia, un maglioncino in più e passa tutto.
Per la nostra Milano non possiamo che augurarci un futuro libero dall’inquinamento. Un futuro in cui non dovremo più preoccuparci dell’aria che respiriamo. Un futuro in cui le nuove tecnologie ci aiuteranno sempre di più nella lotta allo smog. A proposito… Ricordate i cartelloni pubblicitari di Minority Report con Tom Cruise? Quelli che erano in grado di offrire pubblicità personalizzate a seconda di chi li guardava?
Non male, ma si potrebbe prendere spunto per un qualcosa di più eco-friendly.
Non sarebbe bello se i moltissimi cartelloni affissi sui palazzi del centro città riuscissero tramite qualche tecnologia avveniristica a trasformare lo smog in aria un po’ più respirabile? Un sogno.
Dite che sto esagerando? Forse. Ma qualcuno di voi ha sentito parlare di una nuova zona del respiro libero a Milano? Dicono si chiami Aria G (Sì sì, G, non C…) e che sia ubicata tra Corso Venezia e Buenos Aires. A volte il futuro è molto più vicino di quanto si possa immaginare.
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