Ora che lo stranuto è stato sdoganato, cassandolo almeno per il momento dalla sequenza di gioca jouer, i vari saluti che chiudono la catena di Cecchetto possono invece tornare utili. Perché nell’era del Coronavirus, una delle indicazioni precauzionali cui il governo ci invita ad attenerci per non scambiare organismi patogeni, è quella di evitare i contatti fisici. Al bando dunque formali strette di mano, giargianabbracci e ogni tipologia di bacio, da quelli affettuosi sulle guance a quello alla francese per i più calorosi, da oggi i saluti saranno a distanza di sicurezza. E siccome sappiamo che per un popolo tanto fisico quanto il nostro sarà difficile tenere a bada l’istinto alla promiscuità, almeno l’educazione è salva, perché con un po’ di creatività – che anche quella non ci manca – si potrà ricorrere a delle procedure alternative.
Come si saluteranno quindi gli Imbruttiti quando si incontreranno nelle settimane (speriamo poche) a venire? Come dicevamo all’inizio, il gioca jouer, tornato in questa occasione alla ribalta, ci dà alcuni spunti, visto che i saluti proposti sono tutti di tipo gestuale e privi di contatto. Ma risultano anche un pochino datati considerato che da quando la hit passava su discoring sono trascorsi più di quarant’anni. È il caso di inventarsi qualcosa di più contemporary, no? Noi ci abbiamo provato e vi proponiamo 5 tipologie di saluto, partendo anche dal presupposto che un’istruzione che delegittima la presenza di zampe altrui addosso, non solo in conversazione ma già dalla fase iniziale di un incontro con chicchesia, è sicuramente qualcosa di cogeniale a ogni Imbruttito che si rispetti.
Vediamole, allora:
- Il tradizionale – Quello che in molti aspettavano da tempo: la classicissima (e distante) alzata di mano accompagnata da una forma verbale tipica (es. ciao gioia) ma senza altri convenevoli di troppo. Onesto, efficace e soprattutto rapido, ché visti i tempi che corrono, la fretta di fatturare è quanto mai opportuna;
- Il (finto) social – Smartphone alla mano e tàc: messaggino su whatsapp, possibilmente non parole ma emoji (scelta libera a seconda dell’interlocutore);
- Il regale – Per tutte le signore imbruttite che hanno sempre desiderato essere una principessa o addirittura una regina, questo è il loro saluto: da Sissi all’inarrivabile Elisabetta II, la manina chiusa a cucchiaio può sposarsi benissimo con ogni fanciulla con un debole per il fashion istituzionale;
- Il paranoico – Le distanze non sono mai troppe? Mascherina su naso e bocca, ci si dovrà sbizzarrire col linguaggio dei segni (non sarà difficile, cari imbruttiti DOC), in questo caso il labiale non sarà però leggibile, ricordate;
- L’etnico – È dai tempi di Gabbani che volevamo farlo e adesso possiamo: mani giunte, piccolo inchino e Namastè (chi vuole può aggiungere olè)
E a voi ne vengono in mente altre? O ne avete già praticata qualcuna? Fatecele conoscere e fateci sapere se state rispettando questa regola su cui si può sorridere per alleggerire la tensione, ma che è fondamentale rispettare per amore nostro e di tutti.
Articolo scritto da Maria Teresa Falqui
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