Paese che vai, usanze che trovi. E in un periodo come questo, in cui il Coronavirus tiene in scacco praticamente tutto il mondo, la veridicità del detto è più che mai confermata.
Perché se in Italia la corsa è stata a sigarette, mascherine, amuchina e pacchi di pasta, gli olandesi hanno dimostrato di avere altre priorità.
Per far fronte all’emergenza, il governo dell’Aja ha stabilito la chiusura fino al 6 aprile di scuole, asili, bar, ristoranti, saune, palestre e ovviamente anche dei coffee shop.
La serrata è entrata in vigore alle ore 18 del 15 marzo, e prima che scattasse l’ora x, gli olandesi hanno ben pensato di fare una corsa agli acquisti.
La giornata è stata caratterizzata da lunghe code fuori dai coffee shop, con alcuni locali rimasti aperti oltre l’orario limite per poter soddisfare tutti i clienti. Altri, invece, si sono comportati in maniera più responsabile e hanno chiuso i battenti all’orario stabilito, lasciando moltissime persone fuori in coda.
Una corsa alla cannabis che ha dato origine anche a diverse scene degne di nota. Un uomo, per esempio, è stato arrestato perché mentre si trovava in fila nella città di Den Bosch, ha iniziato a tossire in maniera provocatoria per far disperdere le persone in coda. Insomma, è proprio vero che nelle situazioni di emergenza viene fuori il meglio e il peggio di ciascuno di noi.
Articolo scritto da Francesca Solazzo
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