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drive-in

Scavando nel passato si possono trovare preziose soluzioni per i problemi di oggi. E no, questa volta non stiamo parlando del solito latte e propoli della nonna propinato come lenitivo anche per i talloni screpolati: in quella che rischia di diventare l’estate meno estate della storia delle estati, un’iniezione di adrenalina per i nostri programmi serali potrebbe arrivare dalla riscoperta del Drive-in. “Ma come, le bonazze in bikini anni ’80 con Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo diretti da Antonio Ricci salveranno il nostro luglio in città?”, chiede il Giargiana, che come al solito quando il saggio indica la Luna preferisce guardare le repliche di Carabinieri su Rete4. No, questa volta si parla proprio dei cari vecchi Drive-in, quelle creature ibride a metà tra parcheggi, cinema e motel a ore impressi nella mitologia del Novecento da pellicole e serie tv a stelle e strisce. A pensarci bene, d’altronde, vedersi un bel film dall’abitacolo della propria auto potrebbe non essere poi così male: niente pirla che controlla Whatsapp nel bel mezzo della scena principale illuminando la sala a giorno, niente bambino della fila dietro che tira calci nel sedile in preda alla noia e all’iperattività. E sì, vista la situazione attuale, anche niente ansia da contagio e niente obbligo di vedersi due ore di pellicola con gli occhiali appannati causa mascherina.

Negli States ci stanno già pensando, e così anche in Romagna, dove un imprenditore di Cervia sarebbe pronto a rivedere i piani estivi per questo assurdo 2020, trasformando la sua discoteca all’aperto in un cinema per automobili parcheggiate. Perché sì, in fondo lo sappiamo, i romagnoli sono solo Milanesi Imbruttiti che devono sopravvivere senza l’Atm, e che sono incredibilmente riusciti a sostituire il Lexotan e il Negroni Sbagliato post-ufficio con la piadina allo squacquerone. Bravi loro. E a Milano? Tutto ancora tace, forse perché la situazione è ancora un po’ troppo grigia per iniziare a pensare concretamente alla bella stagione. Ma il Bianchini all’Idroscalo e il Bovisa Drive-in, per esempio, hanno già dimostrato che gli spazi e le possibilità potrebbero esserci. Unico avvertimento: occhio a non rovesciare pop-corn e Coca-Cola sui sedili freschi di autolavaggio. Per non rischiare di compromettere irrimediabilmente qualsiasi speranza di lieto fine.

Articolo scritto da Leonardo da Princi

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