Quarantenaaa! Leggetela immaginandovi l’urlo straziante di Rocky Balboa che si rivolge alla sua Adriana. Il lockdown dovuto al Coronavirus è un match senza riserve con continui round e knock-out a colpi di grassi saturi e danni psicologici. A darne conferma è un’indagine online condotta da Villa Miralago (centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare) e dalla School of Management (Som) del Politecnico di Milano, che evidenzia il difficile rapporto tra cibo, salute mentale e quarantena. Come se prima fosse tutto facile come bere un bicchier d’acqua!
Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 3800 persone che hanno compilato un questionario ad hoc, poi scremate a 1000: «Abbiamo quindi lavorato per estrarre dal campione complessivo una quota statisticamente rappresentativa della popolazione italiana in termini di sesso, età, distribuzione geografica, titolo di studio e situazione economica», hanno spiegato i promotori. Coloro che meglio descrivono le condizioni psico-fisiche attuali degli italiani sono stati suddivisi in 3 aree di riferimento, rispettivamente con un impatto alto, medio o basso per quanto riguarda l’epidemia in corso: Lombardia e Veneto (alto); Emilia Romagna e Piemonte (medio); resto d’Italia (basso).
Dopo tutti questi macchinosi dettagli, possiamo andare al succo della questione.
Cibo dolce cibo. Un italiano su due ha messo mano al portafogli per acquistare cibi freschi come carne, pesce, uova, frutta e verdura. L’aperivideo è in realtà un fake clamoroso, fatto apposta per i social: a bevande di vario genere, alcolici compresi, si preferisce l’acqua. Ciononostante, un italiano su 4 si riempie come una botte di bibite zuccherate in barba a quell’anima pia del dentista di famiglia.
Alimentazione healthy? Questa sconosciuta. Al momento, mangiare in maniera corretta è l’ultima delle preoccupazioni di chi è confinato tra le quattro mura di casa. E come dargli torto! Per tutti quelli che, durante gli spostamenti quotidiani da una stanza all’altra stanno rotolando e non più camminando, sappiate che siete in buona compagnia: il 40% degli italiani dice di essere ingrassato.
Ad accusare i chiletti di troppo, come se già non bastassero partner disordinati, nani urlanti e capi in pieno burnout, sono le donne di 30-50 anni: «Vi è una correlazione chiara in tutta Italia tra preoccupazione economica e variazione di peso; inoltre, più della metà di coloro che hanno aumentato l’introito calorico lo hanno fatto per gola-noia-nervosismo», spiegano i ricercatori.
L’attività fisica, come avrete già capito, è un’altra sconosciuta: la maggioranza ha appeso le sneakers al chiodo. Altro dato intuibile, oltre che verificato, è che chi ha un giardino o uno spazio esterno a disposizione, sicuramente se la passa meglio di chi è confinato in 50 mq nel centro città. Ma pensa…
Sarà il comfort food, la mancanza di movimento, l’ansietta che bussa, ma il 30% degli italiani dorme da cani. Seguono a braccetto il consumo di sostanze naturali, fitofarmaci, ansiolitici e antidepressivi. La situazione è nera come la tua schiena vestita da sera.
Scherzi a parte, non va di certo sottovalutata.
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