El sueño de la razón produce monstruos, dipingeva Goya, non sapendo che nel 2020, tra le poche ore di risposo e le troppe di smart working, si sarebbero realizzate invenzioni mostruosamente geniali.
Una di queste è la Chaise Renversée che porta la firma del designer francese Pierre-Louis Gerlier. Si tratta di una “scrivania per chi non vuole avere solo una scrivania”, come ama definirla il suo brillante creatore. Questo perché non è un semplice piano di lavoro su cui poggiare il portatile e tutto il necessario per non andare in burnout già alle 8.30.
Una volta rovesciata, non siamo impazziti, si trasforma difatti in una sdraio: una soluzione perfetta per la pennichella post-pranzo, quando il tragitto giardino-casa-casa-giardino diventa più impegnativo del correre la NY Marathon. Ma nella prospettiva del ritorno in ufficio, un’ottima soluzione per l’abbiocco post-prandiale.
La chaise longue è realizzata in metallo colorato. Fa un po’ il verso alle sedioline da giardino anni ’70 realizzate con fili di plastica e il design delle Acapulco, ma che ci frega. Non a caso, l’azienda francese produttrice di queste ultime ha deciso di inserire la Chaise Renversée nel prossimo catalogo di Boqa. Il prezzo però rimane un mistero.
La funzionalità, il risparmio di spazio e l’estetica non invasiva – l’è brütt ma son dettagli – rendono questa scrivania-sdraio l’oggetto più desiderabile per chi intende difendere con le unghie e i denti la possibilità di lavorare comodamente da casa.
Poi se questa è vista mare, ancora meglio.
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