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La tocca piano Daria Bignardi. Nella sua settimanale rubrica per Vanity Fair, la giornalista e conduttrice si è prodigata nel consigliare alle donne in procinto di partire per le vacanze con la famiglia una raccomandazione precisa, a scanso di equivoci: “Donne con famiglia che state per partire per le vacanze, attenzione perché ora vi do un consiglio che vi cambierà la vita: quest’anno, in casa, non fate un cazzo“.

In effetti, causa virus, in tanti opteranno per rifugiarsi in una casa in affitto, magari con giardino e piscina, evitando gli hotel. Bello eh, ma la menata è che bisogna cucinare e pulire. Se poi al seguito ci sono pure dei nanetti, la frittata è fatta. Una sorta di seconda quarantena, a pensarci bene. Ma Bignardi non ci sta: “Avete già dato durante il lockdown, e anche troppo avete già dato nella vita: almeno in queste vacanze post confinamento non fate niente. Fatelo soavemente, gentilmente, col sorriso, senza sensi di colpa: rilassatevi, nuotate, camminate, leggete e in casa fate il meno possibile”.

Certo, si va di generalizzazione. La conduttrice sembra parlare alle casalinghe, o alle lavoratrici e casalinghe. Quelle abituate a pensare a tutto, dalla ricerca dei calzini spaiati alla pisciata serale del cane. Quelle col marito in panciolle sul divano con canotta e rutto libero, per intenderci. Ma, really? “I vostri familiari stanno benissimo anche se non gli portate le brioche fresche la mattina, non fate la fila al negozio per cucinargli il sugo di calamari, non lavate i pavimenti, non rifate i letti, e soprattutto non vi preoccupate se mangiano o non mangiano, dormono o non dormono, fanno il bagno o guardano le serie anche in vacanza”.

Venghino siore, venghino! Il consiglio di Daria a queste donne massaie continua: “Fate questo esperimento: per una volta lasciate che ognuno − figli, marito − faccia quel che vuole. Vedrete che non muoiono se dormono fino all’una o si nutrono di latte e biscotti e toast in spiaggia per due settimane, anzi: ne saranno felici. Se poi una sera ne avete proprio voglia potete cucinare quella pasta alla Norma che vi piace tanto, ma non più di una volta o due durante la vacanza, eccezionalmente, e sporcando un sacco di pentole che qualcun altro laverà“.

“Dormite, chiacchierate, andate a correre e in canoa, fate yoga, ballate, studiate francese, fate qualunque cosa vi piaccia. E lasciate che la facciano anche loro”. Insomma, l’idea è quella di rispolverare alcune delle attività cominciate durante la quarantena, ma quella vera. Tipo fare yoga, studiare francese e dormire 10 ore.

Infine la conclusione: “Questa non è una provocazione: è una ricetta magica. Gli uomini la conoscono e ne custodiscono il segreto, consapevoli del potere che gli dà riposarsi, farsi i fatti propri, non rompere le scatole e lasciare che il lavoro sporco lo facciano gli altri”. Che effetto farà questo consiglio un po’ old style sulle donne del 2020? Siamo davvero ancora al femmine contro maschi? Al marito cazzaro, ai figli urlanti e viziati e alla moglie affaccendata e onnipresente? E comunque, non fare un cazzo in vacanza non è già la base? Al massimo una video call e una controllatina alle mail, ma rigorosamente a bordo piscina.

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