Che soddisfazione raga: la Disney Pixar ha annunciato il suo prossimo progetto cinematografico per il 2021 e a ‘sto giro la cosa ci riguarda davvero da vicino. No, purtroppo non è la storia di un giovane milanese che conquista il mondo a suon di fatturato, ma ci possiamo accontentare. Il nuovo film d’animazione della casa di produzione s’intitola Luca e sarà ambientato in Italia, più precisamente sulla Riviera Ligure.

La Disney Pixar ha svelato anche logo del titolo e una prima immagine del progetto (in cover), spiegando che questo film “porterà il pubblico in una splendida città costiera sulla riviera italiana, dove farà la conoscenza di un ragazzo di nome Luca che sta trascorrendo un’estate indimenticabile con i suoi nuovi amici”. Quindi in sostanza la pellicola racconta la crescita personale del giovanotto, che condividerà le sue avventure con il suo migliore amico. Ma… c’è un ma. Perché alla fine se non spunta qualche problema, sai che rottura di balle? Il grande amico con il quale Luca sta trascorrendo l’estate è in realtà un mostro marino che appartiene a un altro mondo, esistente appena sotto la superficie dell’acqua.

L’altra bella storia di questo film è che è diretto da un regista italiano al suo esordio nel lungometraggio, il genovese Enrico Casarosa, che lavora da anni negli States. Belìn, un bel cervello che ci è sfuggito. Il buon Casarosa non è certo un novellino: ha già all’attivo una nomination all’Oscar nel 2012 per il suo corto animato La Luna. “È una storia profondamente personale per me non solo perché è ambientata sulla Riviera Italiana dove sono cresciuto, ma perché il nucleo del film è una storia d’amicizia”, ha spiegato il regista. “Le amicizie infantili spesso tracciano il corso di ciò che vogliamo diventare ed è in quei legami il cuore della storia di Luca“.

Quindi l’anno prossimo tutti al cinema. Luca dovrebbe debuttare sugli schermi americani all’inizio della prossima estate, il 18 giugno 2021. Va da sé che da noi dovrebbe arrivare all’incirca nello stesso periodo. E magari ci scatta pure un po’ di pubblicità a favore del turismo in Italia, che dopo ‘sto periodo di certo non ci fa schifo.