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Certo, ne facevamo volentieri a meno eh. In questo preciso momento storico, di tutto si sentiva il bisogno tranne che di un motivo per scatenare l’ennesima polemica

Probabilmente di diverso avviso, Sandrone Dazieri.

Lo scrittore, intervistato da Repubblica un paio di giorni fa, non ci ha pensato due volte prima di sganciare la bomba: “Vorrei che scomparisse la statua di Indro Montanelli, sostituita da quella di un rider con un poke in mano”. 

Oplà, si corre a riprendere i pugnali dal cassetto pronti per una nuova pacatissima discussione sulla statua di Montanelli.

Per dovere di cronaca, questo virgolettato, comprensibilmente riportato nei titoli dei vari quotidiani, faceva parte di un discorso ben più ampio. L’affermazione sulla statua del noto giornalista altro non era che uno scenario utopico per un potenziale nuovo libro. 

Una provocazione che chiudeva una lucida e condivisibile riflessione sul progressivo impoverimento emotivo e solidale di cui Milano, a detta dello scrittore, si è resa protagonista negli anni: 

“Quando sono arrivato a Milano, era il 1981, questa era la città delle possibilità. Oggi è la città delle disparità. In quella Milano là, chi arrivava lo faceva per un futuro migliore. Adesso, chi viene lo fa per un presente meno schifoso, è diverso.”. 

Ovviamente, visto come funziona la comunicazione di oggi, è assai probabile che finiremo a scannarci sull’assurda (ma non troppo) possibilità di una statua a forma di fattorino, perdendo completamente il contesto più ampio con cui lo scrittore tentava di accendere i riflettori sui tanti lavoratori precari che permettono a Milano di mantenersi e progredire: 

“Una città che, su un milione e 400 mila abitanti, ha 300mila precari, gente che fa i rider, pulisce le nostre case, assiste i nostri vecchi. Se non gestita la crescita può diventare un far west.”

Per carità, possiamo scannarci lo stesso eh. Ci sembrava solo giusto dare un minimo di contesto.

Ripensandoci, poi, una statua dedicata ai driver non mi sembra neanche sta gran provocazione. Sono mesi che spingiamo per una statua dedicata al signor Imbruttito. 

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