Skip to content
L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani” / Facciamo un check di festività e ponti del 2026: tutti i regali del nuovo calendario / Vuoi essere un uomo “casual chic”? Beccati le dritte definitive per un look che spacca / Il senso dei Me Contro Te per il fatturato: i due si sposeranno (per davvero) durante uno show a Milano / Tiffany & Co. di via Monte Napoleone è stata eletta boutique più bella del mondo / Apperò! A Natale tra pranzi e regali spenderemo quasi 600 euro / L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani” / Facciamo un check di festività e ponti del 2026: tutti i regali del nuovo calendario / Vuoi essere un uomo “casual chic”? Beccati le dritte definitive per un look che spacca / Il senso dei Me Contro Te per il fatturato: i due si sposeranno (per davvero) durante uno show a Milano / Tiffany & Co. di via Monte Napoleone è stata eletta boutique più bella del mondo / Apperò! A Natale tra pranzi e regali spenderemo quasi 600 euro
CONDIVIDI:
Link copiato!

La classifica dei paesi in cui ci si stressa di più a montare mobili

Un sito inglese, registrando il "tasso di stress" sui social, ha stilato la classifica dei popoli più inclini allo sclero nell'acquistare e montare mobili

Di fronte a un libretto d’istruzioni, se la comparsa improvvisa di skill michelangiolesche non è un’opzione palusibile, non resta che andare in sbatti. A tal proposito è stata stilata la classifica dei paesi in cui ci si stressa di più a montare mobili, ma facciamo qualche specifica.

Il giretto domenicale all’Ikea – paradiso del design democratico – può trasformarsi in un girone dantesco dei litigi di coppia. La scelta dei mobili, a detta di molti psicologi, è un’insidia da non sottovalutare.

Scegliere il giusto pezzo d’arredamento, senza offendere irrimediabilmente gli opinabili gusti della vostra dolce metà o scendere troppo a compromessi, per molti è praticamente impossibile. Il fatidico momento del montaggio a casa? Qualcosa di invalicabile. Insomma, lo sclero è subito dietro l’angolo.

A dar conferma di ciò, ci pensa uno studio un po’ bislacco condotto dal sito inglese householdquotes.co.uk, specializzato in lavori casalinghi, che ha analizzato 50mila tweet con TensiStrength (una sorta di stressometro), arrivando alla conclusione che cacciaviti e brugole non fanno bene alla salute mentale degli abitanti di molti paesi in giro per il globo.

In vetta alla classifica di coloro che considerano acquistare e montare i mobili uno stressante supplizio c’è l‘Islanda con il 64% di tweet sclerotici. Le percentuali si abbassano un po’ in Israele (50%) e Grecia (45.5%). Anche italiani (27.9%) e francesi (32%) manifestano la loro frustrazione senza farne troppo un dramma.

A farci sorridere sono gli svedesi (37.9%) che dovrebbero essere esperti in materia. I più scialli sono gli spagnoli (22%) che montano e smontano mobili come se fossero gli ingredienti della paella.

Analizzando invece le singole città, la cosa si fa ancora più interessante. La prima posizione della classifica è occupata a pari merito da Mosca e Quebec City. In Italia troviamo invece, senza troppe sorprese, Roma e Milano.

Altro dettaglio emerso è che a twittare incazzati come delle bisce sono più gli uomini delle donne, forse punti nell’orgoglio da quelle dannate e incomprensibili istruzioni. I mobili più difficili da assemblare, sempre secondo la ricerca, sono divani (50.57%), armadi, comodini e comò.

Vi ritrovate o siete tutti dei fenomeni?

CONDIVIDI:
Link copiato!