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La classifica dei paesi in cui ci si stressa di più a montare mobili

Un sito inglese, registrando il "tasso di stress" sui social, ha stilato la classifica dei popoli più inclini allo sclero nell'acquistare e montare mobili

Di fronte a un libretto d’istruzioni, se la comparsa improvvisa di skill michelangiolesche non è un’opzione palusibile, non resta che andare in sbatti. A tal proposito è stata stilata la classifica dei paesi in cui ci si stressa di più a montare mobili, ma facciamo qualche specifica.

Il giretto domenicale all’Ikea – paradiso del design democratico – può trasformarsi in un girone dantesco dei litigi di coppia. La scelta dei mobili, a detta di molti psicologi, è un’insidia da non sottovalutare.

Scegliere il giusto pezzo d’arredamento, senza offendere irrimediabilmente gli opinabili gusti della vostra dolce metà o scendere troppo a compromessi, per molti è praticamente impossibile. Il fatidico momento del montaggio a casa? Qualcosa di invalicabile. Insomma, lo sclero è subito dietro l’angolo.

A dar conferma di ciò, ci pensa uno studio un po’ bislacco condotto dal sito inglese householdquotes.co.uk, specializzato in lavori casalinghi, che ha analizzato 50mila tweet con TensiStrength (una sorta di stressometro), arrivando alla conclusione che cacciaviti e brugole non fanno bene alla salute mentale degli abitanti di molti paesi in giro per il globo.

In vetta alla classifica di coloro che considerano acquistare e montare i mobili uno stressante supplizio c’è l‘Islanda con il 64% di tweet sclerotici. Le percentuali si abbassano un po’ in Israele (50%) e Grecia (45.5%). Anche italiani (27.9%) e francesi (32%) manifestano la loro frustrazione senza farne troppo un dramma.

A farci sorridere sono gli svedesi (37.9%) che dovrebbero essere esperti in materia. I più scialli sono gli spagnoli (22%) che montano e smontano mobili come se fossero gli ingredienti della paella.

Analizzando invece le singole città, la cosa si fa ancora più interessante. La prima posizione della classifica è occupata a pari merito da Mosca e Quebec City. In Italia troviamo invece, senza troppe sorprese, Roma e Milano.

Altro dettaglio emerso è che a twittare incazzati come delle bisce sono più gli uomini delle donne, forse punti nell’orgoglio da quelle dannate e incomprensibili istruzioni. I mobili più difficili da assemblare, sempre secondo la ricerca, sono divani (50.57%), armadi, comodini e comò.

Vi ritrovate o siete tutti dei fenomeni?

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