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Milano dedicherà un tram completamente bianco della linea 1 a Carla Fracci (e al padre tranviere)

Il sindaco di Milano ha deciso di dedicare un tram della linea 1, quella che passa davanti alla Scala, alla ballerina scomparsa il 27 maggio.

Una delle più grandi ballerine che il mondo abbia mai conosciuto, Carla Fracci, era nata a Milano. Milanese doc. Un orgoglio meneghino, da sventolare con fierezza. Un’artista rara, da ricordare e omaggiare soprattutto adesso che se n’è andata. La pensa così Beppe Sala, che su Instagram ha fatto sapere di voler dedicare all’étoile, scomparsa il 27 maggio scorso, un tram della linea 1.

Ciao Carla, oggi pomeriggio tutta Milano ti saluterà. Ho chiesto ad ATM di dedicarti un tram della linea 1, quella che passa davanti alla Scala; sarà un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualità. Valori e qualità che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Grazie a nome di tutte le milanesi e di tutti i milanesi”.

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Un’idea che pare sia stata apprezzata dai cittadini. O, almeno, dai follower del Mayor. “Un bellissimo modo per omaggiare questa grandissima artista e splendida persona”, “Grazie Carla e grazie Sindaco per tenere assieme, nei simboli, questa generosa comunità milanese che sa accogliere e far crescere. Milano sono anch’io”. Insomma, grande entusiasmo, tanta commozione. Ma la speranza, da milanesi, è che il tram non rimanga l’unico simbolo di un omaggio alla ballerina più grande di tutte. Una statua? Mah, considerando il fatto che ne hanno appena realizzata una dedicata a una donna, la prima, per vedere la seconda forse toccherà aspettare.

Un teatro? Una via? Una piazza? Fate voi, ma Carla Fracci merita tanto. È cresciuta in una casa di ringhiera col bagno esterno, in via Ugo Tommei, tra Porta Romana e Porta Vittoria. “Avevamo due stanze in quattro – raccontava, come riportato dal Corriere -, per riuscire ad avere una camera in più chiesi aiuto a un pompiere della Scala che conosceva il sindaco, Aldo Aniasi, mi pare. Così ci trasferimmo in via Forze Armate 83″. Si formò come ballerina al Teatro alla Scala, che divenne ben presto la sua seconda casa. Quando diventò prima ballerina della Scala, nel 1958, si trasferì con il marito, il regista Beppe Menegatti, in via Santo Spirito, in centro centro. 

Quando venne sfrattata dalla proprietà, si spostò con il marito in zona Porta Nuova, la casa definitiva. Certo, in mezzo c’è stata una parentesi di dieci anni a Roma, ma alla fine Carla è tornata a casa, a Milano. Del resto parole sue. “Io posso andare dappertutto ma Milano è sempre la mia città, la più bella”. Carla, ti si ama.

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